Finalmente la Regione si rende conto che i giovedì senza auto non servono, abolendo di fatto tale provvedimento. Da anni sosteniamo che queste misure creano solo disagi e danni economici a chi vive e lavora in centro e che, se proprio si vuole disincentivare l’uso del mezzo privato, allora il trasporto pubblico dovrebbe diventare realmente competitivo.
Prendiamo atto della presa di posizione della Regione e ci auguriamo che il Piano aria integrato regionale viaggi nella direzione di individuare le vere fonti di inquinamento predisponendo dunque anche un piano efficace di implementazione del trasporto pubblico, sul quale realmente si deve lavorare se si vogliono ridurre le emissioni da smog in Città. Non bastano politiche che proibiscono e vietano. Servono politiche propositive. Se si vuole che un cittadino viva il centro storico lasciando a casa l’auto, è necessario incentivare il trasporto pubblico, lavorando sull’abbassamento dei prezzi per esempio. Ma di fatto, negli ultimi anni, con la fusione Atc-Fer che ha dato vita a Tper abbiamo assistito a un innalzamento del prezzo del biglietto anche per la tratta urbana di Imola e a una rimodulazione delle corse che di fatto ha tagliato fuori intere aree di Imola, come la Pedagna Est. Dunque, bene che la Regione riconosca che i giovedì senza auto non risolvono il problema dell’inquinamento. Ma a ciò deve seguire una politica seria di incentivazione dei mezzi sostenibili e pubblici.
Simone Carapia capogruppo FI Imola