E così la festa nazionale del Pd, che si terrà all’Autodromo di Imola, potrebbe coincidere con tutta una serie di altri eventi che notoriamente attirano un gran numero di visitatori. Un caso? O forse si vuole collocare la festa di un partito in declino nella scia di altre manifestazioni per farsi un po’ di pubblicità? Del resto a Imola, tra calo di tesseramenti e riduzione progressiva delle dimensioni di quella che un tempo era la mega-festa del Lungofiume, bisogna tenersi al riparo dalle brutte figure.
Ma ancora una volta, però, il rischio è quello di utilizzare temi cari a tutti i cittadini e a tutte le forze politiche indistintamente per fare “propaganda” al pensiero unico che a Imola regna da oltre 60 anni. E del resto ci siamo abituati, basti pensare al fatto che il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel 2014, scelse di parlare alla festa del PD del fallimento della Cesi, come se un tema tanto delicato fosse prerogativa solo di una certa parte politica. I soliti stratagemmi, certamente leciti, ai quali però nessuno abbocca più.
E se proprio vogliamo dare la lettura politica della singolare scelta di portare a Imola la festa del partitone, probabilmente questa sarà l’occasione per “incoronare” definitivamente il sindaco Manca quale candidato alla Camera, con il rischio di veder commissariare per la seconda volta un Comune per le scelte di carriera del primo cittadino. E a quel punto, siamo certi che gli imolesi sceglieranno con coscienza a chi consegnare la Città.
Galeazzo Bignami – presidente gruppo FI Regione Emilia-Romagna

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