Ieri la notizia vera non era che ci sono operatori “no vax” nelle RSA, ma che un anziano “ha contratto la malattia pur avendo ricevuto entrambe le dosi”.
Questa era la vera notizia nel contesto in cui si è partiti con la vaccinazione per gli over 80, ma è stato più facile spostare l’attenzione e dare la colpa (tramite una parte della stampa) agli operatori sanitari dichiarati “No Vax”, senza un prova che questi operatori si siano rifiutati di fare il vaccino o sapere quale sia stato il motivo reale per cui non avevano ricevuto il vaccino. Poi, se davvero ci sono ancora operatori sanitari che si rifiutano di cedere alla narrativa ufficiale che all’immunizzazione di gregge si arriva soltanto con dei vaccini fabbricati da multinazionali produttrici di viagra e shampoo, che fanno valere i loro diritti costituzionali e rifiutano di fare da cavie, sempre in questo contesto di manipolazione generale, ben venga.
Ma, adesso torniamo all’ospite della RSA deceduto “pur avendo ricevuto entrambe le dosi” e “già affetto da altre patologie” con la conclusione dell’Ausl: “quindi è morto di COVID”.
Prima che partisse la vaccinazione ogni volta si sentiva di anziani deceduti “a causa di Covid”, adesso che c’è di mezzo il vaccino, cominciamo a sentire che l’ospite della RSA era “già affetto da altre patologie”. Con la legge sulla privacy non abbiamo ancora trovato qualcuno a Imola e nel Circondario disposto a permetterci di pubblicare i certificati di decessi dei loro anziani, per farvi vedere che la prima causa di morte per gli anziani, quando ci tenevano chiusi in casa, erano altre patologie e poi nell’ultima riga del certificato di decesso era scritto per covid. Abbiamo avuto in mano un certificato del genere e lo avremmo pubblicato con una foto, ma siccome l’Italia per la giustizia e la libertà di stampa è agli ultimi posti abbiamo lasciato perdere.
Nella medicina sta succedendo quel che accadde in magistratura: dietro il sacrificio di magistrati uccisi, prosperarono toghe faziose, vanitose e vili; così dietro i tanti medici sacrificati per il covid, campano camici e virologi impostori e vanitosi.
— Marcello Veneziani (@VenezianiMar) March 4, 2021
Infine, con l’ultima sintesi settimanale dell’andamento del contagio sul territorio dell’Ausl di Imola, possiamo già intuire “Come verranno rapportati e riportati i decessi per il periodo di lockdown per la zona rossa?”, cioè tutte le volte che morirà un anziano nelle RSA dopo aver ricevuto entrambe le dosi sarà per “altre patologie”, ma ci chiediamo: se questi anziani moriranno dopo le iniezioni ricevute a casa a chi sarà data la colpa, visto che di solito rimangono da soli e non ci sarà traccia di operatori “No vax”?
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