Il Movimento 5 Stelle Imola ha annunciato che raccoglie l’appello dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) “affinchè venga impedito un atto discriminatorio nei confronti delle religioni minori”.
“A prescindere che siamo a favore dell’azzeramento della quota degli oneri di urbanizzazione secondaria destinata al culto, abbiamo presentato una mozione che richiede lo stralcio della delibera n.172 del 18/06/2020 in quanto contenente errori formali gravi ed essendo chiaramente discriminatoria per i culti minori, come già più volte rilevato dalla corte costituzionale -scrivono in una nota stampa i 5stelle, firmata da Ezio Roi.
Il motivo della mozione sarebbe che:” il criterio per la formulazione del regolamento che il Commissario introduce giustamente per consentire la distribuzione di detti fondi è però discriminatorio: “..demandando alla redazione di uno specifico regolamento la definizione della procedura per la ripartizione, l’assegnazione e liquidazione del contributo, in attuazione dell’art. 9, comma 1 lett. h) della L.R. 24/2017. Tale regolamento terrà altresì conto che le confessioni che possono accedere al contributo del 7% per opere su immobili destinati a servizi per il culto o loro pertinenze presenti nel territorio comunale, sono quelle previste per le scelte effettuate dai contribuenti per la destinazione dell’8/1000 e nelle misure percentuali per singole confessioni”.
Roi invoca la città di Bologna come esempio che “utilizza un regolamento inclusivo” e afferma che “gli esclusi dall’assegnazione dei fondi, come ad esempio Testimoni di Geova, gli islamici ed i non credenti potrebbero legittimamente presentare anche ricorso.”
“Il commissario Straordinario poi per sua stessa ammissione pubblica, -scrive Roi- pur avendo poteri appunto “straordinari” non avrebbe dovuto assumere, in quanto imparziale, decisioni di natura politica soprattutto quando esplicitamente a vantaggio di una “parte”. E’ invece evidente date le risultanze del voto in aula che la decisione avversa e presa dal Commissario Straordinario, di ripristinare l’estate scorsa il “7%” al culto oltre che politica e di parte(la stessa che ha presentato emendamento contrario all’azzeramento degli oneri di urbanizzazione)ha ribaltato una decisione assunta dal Consiglio Comunale e dal Sindaco allora eletti”
“Stralciata la delibera quindi l’eventuale decisione di ripristinare o meno il 7% al culto deve ripassare dalla giunta e dal consiglio comunale, mettendo ai voti una delibera questa volta formalmente corretta e non discriminatoria” conclude la nota stampa del consigliere Ezio Roi, M5S Imola.