“Essendo un ecosistema caldo-umido (e affollato), è particolarmente adatto alla proliferazione di microrganismi, come batteri, funghi e virus.” (huffingtonpost)
“Entrano in piscina insieme a noi – scrive Tina Simoniello su La Repubblica – una volta in acqua non sempre è facile scacciarli (alcuni patogeni resistono al cloro per ore o anche giorni) e sono soprattutto responsabili di infezioni di pelle e mucose, dovute al contatto, e di patologie intestinali, provocate dall’ingestione dell’acqua contaminata.”
Piscine, fontane, specchi d’acqua naturali e artificiali, nei quali frequentemente ci si bagna durante i giorni estivi, possono nascondere alcuni ospiti indesiderati: batteri, virus e parassiti.
Tra le infezioni enteriche, la diarrea è una delle più diffuse e può essere sintomo dell’azione di diversi agenti patogeni, batteri, protozoi e virus. Tra i protozoi, va segnalata la presenza di Cryptosporidium parvum e di Giardia lamblia. La criptosporidiosi colpisce i rivestimenti epiteliali del tratto gastro-intestinale, dei condotti biliari e del tratto respiratorio. Il sintomo principale dell’infezione è un attacco dissenterico, che nei bambini può essere associato anche ad anoressia e vomito. Meno frequentemente si manifestano febbre e malesseri generali, e in molti casi le infezioni sono del tutto asintomatiche. Giardia colpisce l’intestino tenue superiore, soprattutto nei bambini. Sebbene spesso la malattia sia asintomatica si può associare a una varietà di sintomi intestinali come diarrea cronica, crampi addominali, gonfiori, affaticamento e perdita di peso. La criptosporidiosi e l’enterite da Giardia sono tra le malattie più comuni trasmesse dall’acqua e quindi legate alla balneazione. Effetti simili, e quindi attacchi dissenterici, possono però essere originati anche dai batteri Escherichia coli, Shigella e da alcuni virus, come i norovirus e il virus dell’epatite A.