di Brigida Miranda
Confesso che appena ho letto la notizia sul Nuovo Diario Messaggero ho avuto un momento di destabilizzazione totale. Loris Lorenzi va davvero in pensione!?!
Un sentimento di gioia mista a nostalgia mi ha pervaso. Su tutto, la consapevolezza: con chi ce la prenderemo adesso quando non ci faranno vedere i fatturati della discarica di via Pediano? Con chi ci incazzeremo per i conti in rosso di Formula Imola e Benicomuni?
Poi però ho pensato che in fondo ci restano ancora un bel po’ di personaggi cui fare riferimento: il sindaco multitasking Daniele Manca, il presidente del ConAmi “diploma Ecap” Stefano Manara, gli assessori comunali… E così mi sono rincuorata. E dopo aver pianto le mie lacrime per la tanto agognata pensione di Loris Lorenzi, sono pronta ad una mia riflessione sull’incredibile attività di questa figura che tanto ha dato alla Città di Imola.
Il Nuovo Diario ha definito Lorenzi “uno dei padri di questo territorio”. A me piace di più definirlo una sorta di padrino di Battesimo. Sì, perché con la sua presenza, Lorenzi ha battezzato e benedetto buona parte della nostra nazione. Pochi sanno, per esempio, che oltre agli incarichi prettamente imolesi, Lorenzi è stato consigliere in Mediterranea Energia Ambiente (Medea) con sede prima a Sassari e poi a Cagliari, in Heracomm mediterranea con sede a Carinaro (Caserta), in Satcom spa (Sassuolo), in Cales srl con sede a Napoli, in Eos Energia spa di Ravenna, in Ares società consortile di Reggio Emilia, in Gas Riccione di Rimini, poi amministratore unico in Metaenergy srl (Modena)… e una marea di altri incarichi che se li volessi elencare tutti qui faremmo notte.
Ingegnere, una carriera da dirigente in Hera, consigliere in Herambiente che gestisce la discarica imolese, poi direttore del Consorzio Ami (proprietario della discarica) che dà gli appalti alla stessa Hera e che dovrebbe controllare l’operato di Herambiente, poi amministratore della società in house Benicomuni, che dà gli appalti ad Acantho dove Lorenzi è sempre presidente (vi rimarrà fino all’aprile 2016): e mai una volta che la moralità di Lorenzi abbia vacillato sotto il peso di tanti conflitti di interesse cui, suo malgrado, il sistema lo ha faticosamente sottoposto in tanti anni di forzata presenza sul territorio. Perché, ragazzi miei, qualcosa come 8/10 Cud in contemporanea sono un peso insopportabile. Giustamente Lorenzi ha affermato, nella sua esclusiva intervista-fiume al settimanale cattolico: “facciamo deputati quelli che hanno la dichiarazione dei redditi a zero”, forse riferendosi a qualche onesto grillino, simbolo dell’antipolitica dilagante…
In effetti, Lorenzi, con i tuoi 8/10 Cud provenienti da incarichi pubblici hai contribuito a generare, nel tuo piccolo, almeno altrettanti redditi zero, forse pure di qualche giovane laureato. Ma cosa ci possiamo fare… se le tue competenze, dalle farmacie all’Autodromo, non le aveva proprio nessuno, è giusto che questo sistema ti abbia spremuto fino alla fine, anche ben oltre la tua età pensionabile… Il nostro Mastrapasqua in salsa imolese di cui andremo sempre fieri…
Lorenzi, in 22 anni di direzione Ami, ha apposto la firma su alcune delle più grandi innovazioni del nostro tempo. Il teleriscaldamento a Imola. E la centrale turbogas a Sparanise.
E noi, cittadini imolesi, siamo stanchi delle accuse dei giornalisti dalla propaganda spicciola che continuano a tuonare sui presunti legami tra Heracomm mediterranea e la famiglia Cosentino. Solo perché tu Lorenzi sedevi nel consiglio di amministrazione insieme a Vanni Bertozzi e a Giovanni Cosentino.
Perché nei primi anni 2000 i Cosentino erano percepiti veramente come brave persone a Casal di Principe. E la Ami Imola (poi diventata Hera), si era fidata, aveva comprato i terreni proprio lì…. Quei terreni appartenenti a una normalissima società, la Scr, appena schermata, per motivi di privacy, da una fiduciaria che pare si chiamasse Montepaschi fiduciaria…che aveva acquistato quei terreni tipo a 2 milioni di euro e rivenduti alla Ami Imola a circa 11 milioni… Mica a caso la Ami Imola già nel 1999 era proprietaria al 48% di Leucopetra spa, società del Comune di Portici che gestiva la nettezza urbana.
E voi, imolesi cattivi, bisogna che ci diate un taglio con questi sospetti che ormai lasciano il tempo che trovano… Nessuno ha mai capito veramente l’importanza di quella operazione. Che era una semplice azione umanitaria per risollevare il tanto bistrattato Sud, con la Regione Campania sulla quale da sempre gravano i pregiudizi più assurdi. Oh, ragazzi, tutta roba pubblica, basta saper fare qualche ricerca mirata con Google.
I problemucci con la giustizia sono arrivati dopo che Ami era già diventata Hera. E infatti anche il sindaco di Imola Daniele Manca ci ha tenuto recentemente a ribadire: “la storia dei Cosentino è vecchia”. Infatti, dopo qualche scandalo iniziale, Heracomm mediterranea è sparita completamente. Perché Hera è una s.p.a. davvero corretta e al servizio del cittadino. Il suo organigramma di scatole cinesi e matrioske lo potrebbe leggere anche un bimbo di terza elementare. E se una sua controllata sbaglia, deve pagare. Tant’è vero che oggi quella tanto chiacchierata centrale a turbogas di Sparanise è di proprietà di una trasparentissima società, Calenia energia spa, partecipata al 15% da Hera e all’85% dal Gruppo Axpo, un altrettanto trasparente gruppo svizzero composto a sua volta da Axpo Power Ag, Axpo Trading Ag, CkW Ag, Axpo Informatik Ag. Una bella multinazionale dove si uniscono le provenienze, le competenze e le professionalità più disparate: da Torre Annunziata a Civitavecchia, da Schwyz a Genova, da Montecarlo a Lamezia Terme, passando per Monzuno, Bologna, Como e Ravenna, ovviamente senza mai perdere di vista le proprie origini e con due belle succursali e qualche ufficio di rappresentanza – giustamente – a Sparanise.
Quindi oggi, come possiamo ben notare dal sito di Calenia energia spa, la centrale a turbogas di Sparanise è uno degli impianti più moderni ed efficienti d’Italia. Vedete dunque, Loris Lorenzi è stato caparbio, in questa cosa ci ha creduto davvero. A dispetto di quanti gli dicevano che forse con quel profondo Sud non era tanto sicuro trattare. Ma Imola ha notoriamente una reputazione da Città benefattrice. Dopo la centrale a Sparanise, abbiamo accolto i rifiuti indifferenziati da Napoli, secondo un principio di sussidiarietà e collaborazione che farebbe invidia al Dalai Lama. Ce li siamo fatti pagare solo un pochino di più, giustamente, e li abbiamo messi in quei bei fatturati della discarica che vorremmo tanto vedere. Diamo lavoro a tante ditte del Sud qui a Imola… e se poi ogni tanto esce qualche indaginina piccola piccola… pazienza… è lo scotto da pagare se vogliamo unire l’Italia da Bolzano a Lampedusa.
Perché, ragazzi, diciamoci la verità… se non hai almeno un’indagine a carico non sei un buon amministratore o un bravo dirigente in Italia… Per esempio, il presidente Hera Tomasi di Vignano ha un’indagine a carico per reati ambientali (per via delle scorie tossiche sotto Bologna) e pure Claudio Galli, amministratore delegato di Herambiente ne ha una per traffico illecito di rifiuti… Ma la materia rifiuti è talmente complessa che in queste cosucce da niente ci si può incappare facilmente… Ed è qui che sta la grandezza di Loris Lorenzi… tanti anni nelle società più chiacchierate e lui, sempre integerrimo…e nemmeno un’indagine a suo carico. Che, in Italia, è un caso più unico che raro… Io penserei seriamente ad assegnargli il Grifo d’oro…
Lorenzi ha messo la firma anche sull’altro grande esempio di efficientamento targato Hera: il teleriscaldamento. Che è l’invenzione più bella del mondo. Semplice, lineare, gestione in monopolio, quasi impossibilità di distacco…se paghi troppo lo spegni e ti geli in inverno o ti pigli la stufetta a pellet… quel materiale che adesso Renzi vuole tassare al 22%… Infatti Lorenzi, per dare l’idea di quanto sia importante la rivoluzione legata al teleriscaldamento ha dichiarato: “al di là delle polemiche sui costi, rappresenta una delle reti più estese in grado di realizzare al meglio lo sfruttamento energetico delle fonti primarie”… Perché Loris Lorenzi è già oltre. Lui ha una visione di ampio raggio. Non sono i costi a carico delle famiglie la vera priorità… noi andiamo al di là dei costi… perché abbiamo 10 Cud e ci possiamo permettere di fornire una visione che non sia propriamente venale… La centrale a cogenerazione, infatti, contribuisce tutti i giorni a rendere migliore la nostra qualità della vita. Impatto zero sull’ambiente. Ma perché allora questi cavolo di ingegneri ambientali come Massimo Bolognesi, tra l’altro già dentro al direttivo nazionale del Wwf, continuano a dire che quella centrale disperde nell’aria il 40% dell’energia e funziona bruciando metano? Massimo, tu non capisci niente, e basta a rompere sempre le scatole…e sempre a criticare, a segnalare, a inculcare nella gente la necessità di farsi la caldaia di ultima generazione… E basta porca miseria…
Lorenzi in questi anni lo abbiamo proprio martirizzato con tutte queste critiche a pioggia che non avevano nessun senso. E finalmente ora si godrà il meritato riposo con la sua bella pensioncina minima da dirigente. No, in realtà lui era già in pensione ma ha continuato ad avere tutta una serie di incarichi pubblici per il bene della Città. E per questo sapremo sempre essergli grati. Perché, ragazzi, questa è Imola, è la Città democratica di Andrea Costa, la città dei benefattori. Gli imolesi non sono fatti per concepire il male. Il male non appartiene alla natura umana. Questa è la terra del Ministro Poletti che non aveva nemmeno lontanamente immaginato che digitando “Casamonica” su Google gli sarebbe uscita una letteratura sull’egemonia di quel clan a Roma. Come poteva sapere che in quella cena del 2010 a Roma c’era uno dei capi di quel clan?
E le persone come Poletti, come Lorenzi, che hanno sempre avuto una gran fiducia nel genere umano, consegneranno alle future generazioni un know how di tecnologia, sapienza e cultura che renderà grande la nostra nazione. Tant’è che i nuovi dirigenti del futuro li stiamo preparando nell’incubatore di Innovami. Che non è una navicella spaziale della Nasa, ma un progetto imolese fondato dal ConAmi. Quindi, anche per il dopo-Lorenzi la città di Imola è al sicuro. In buone mani.