IMOLA – Anna Pariani, ex consigliera regionale Pd e che figura tra i 41 indagati nell’ambito dell’inchiesta “spese pazze”, ha depositato ieri, presso la Procura della Repubblica di Bologna la richiesta di essere sentita in merito alle indagini sulle spese dei gruppi consiliari della Regione Emilia-Romagna. I dettagli dell’inchiesta, si ricorderà, erano emersi a seguito della notifica degli avvisi di fine indagine: poco prima delle elezioni erano stati parecchi i particolari trapelati sulle voci di spesa di tutti i gruppi consiliari.
“Rispetto alle spese che mi sono contestate per gli anni 2010 e 2011 – afferma Pariani – ritengo di poter fornire tutte le spiegazioni necessarie a chiarire la natura istituzionale delle spese, legata alla mia attività di consigliere regionale.
Infatti nei 20 mesi di mandato che sono stati oggetto dell’indagine mi vengono contestati rimborsi relativi a spese di viaggio relativi alla mia partecipazione ad iniziative ed incontri, pari a complessivi 3987 euro (circa 180 euro al mese), spese di ristorazione di 3434 euro (circa 170 euro al mese) e per alberghi pari a 263 euro per due trasferte fuori regione. Non si tratta quindi di “spese pazze”, ma di normali rimborsi legati all’attività che ho svolto, che potrò tranquillamente relazionare agli inquirenti.
Sono fiduciosa che si chiarirà tutto e di poter dire a testa alta che in questi anni ho solo fatto il mio lavoro”.