Domenica 30 ottobre, al Ridotto del Teatro comunale di Imola, si tiene la seconda lezione-concerto del ciclo “Le domeniche del Circolo della musica”. Interviene RENATO MEUCCI, direttore del Conservatorio di Novara, ritenuto il maggiore specialista italiano di storia degli strumenti musicali (per cui ha ricevuto prestigiosi premi internazionali). Tema della serata è appunto quello degli strumenti, ovvero la materia, gli oggetti che rendono fisicamente possibile la musica. Titolo dell’intervento, promettente e suggestivo: Stradivari, pifferi, e pianole. Lo strumento musicale nell’immaginario collettivo.
Presentazione del tema:
A differenza degli utensili usati in altre professioni, gli strumenti musicali sono spesso per i non addetti ai lavori oggetti di difficile identificazione, che danno luogo ai più vari, e talvolta esilaranti fraintendimenti. In qualche caso ciò riguarda anche i loro costruttori, in primo luogo Stradivari, che nell’immaginario collettivo è diventato una sorta di emblema dell’homo faber, conosciuto in ogni parte del pianeta.
Il relatore esaminerà alcuni casi linguistici, storici, iconografici e persino sociologici, mettendo in relazione tali fraintendimenti con le loro cause e le loro giustificazioni. Il titolo vuole essere solo uno spunto per dialogare a tutto campo attorno a oggetti le cui utilizzazioni sono in primo luogo musicali, ma evidenziando anche, come dimostrato in vari casi suggestivi, che “gli strumenti musicali hanno molte altre funzioni oltre a quella di produrre suoni”.
Nota biografica:
Renato Meucci è direttore del Conservatorio “Cantelli” di Novara. Ha studiato chitarra e corno nei Conservatori di Roma e Milano, quindi si è dedicato all’attività musicologica specializzandosi nella storia degli strumenti musicali. Consulente del Ministero dei Beni Culturali, ha realizzato il Museo Strumentale del Parco della Musica di Roma, quello della Galleria dell’Accademia di Firenze e il Museo del violino di Cremona. Ha ricevuto nel 2010 il premio “Anthony Baines” dalla Galpin Society di Londra e nel 2012 il “Curt Sachs Award” dalla American Musical Instrument Society.