TuttoImola.it

Sito di informazione e cultura da Imola, Romagna e Area Metropolitana

CASSONETTO SUL SANTERNO 3.0: SPERIAMO DI NON RIPETERE L’ESPERIENZA FALLIMENTARE DI SAN MAURO PASCOLI

UNA COSA E’ CERTA ….L’AUMENTO DELLA TARI DEL 3% LO PAGHERANNO I CITTADINI

bellaria cassonetti

Era stata presentata come l’idea del futuro, principio di una nuova era che avrebbe reso i nostri cassonetti intelligenti e tecnologici: tessere elettroniche, in grado di migliorare “la quantità e la qualità della raccolta differenziata”. E invece sono bastati 4 anni per ribaltare la situazione e trasformare un esperimento di ultima generazione, firmato dalla multiutility Hera, in un vero e proprio flop, costato alle casse pubbliche del Comune di San Mauro Pascoli 70mila euro e altre migliaia di manutenzione.
Il sistema era stato avviato a San Mauro Pascoli, piccola realtà in provincia di Forlì, scelta come città apripista. Ma invece di aumentare la percentuale di differenziata l’ha diminuita. È stata la stessa amministrazione comunale ad ammettere il fiasco e a decidere il dietrofront, annunciando la sospensione della modalità di raccolta rifiuti con l’accesso elettronico. Nel primo anno hanno ottenuto buoni risultati, passando dal 35% al 54% di raccolta differenziata. Successivamente però sono emerse delle grandi difficoltà nella gestione del meccanismo, con costi esagerati di manutenzione. E la percentuale di differenziata è calata di nuovo al 46%”.
Dopo alcuni mesi, negli uffici comunali hanno cominciato a moltiplicarsi le segnalazioni degli abitanti, tra chi aveva perso la tessera, chi l’aveva smagnetizzata, e quindi era stato costretto a lasciare il sacchetto dei rifiuti nel primo bidone disponibile. “
Basti pensare che quando un cassonetto era rotto o non si riusciva ad aprire (e capitava molto spesso) si versava nel primo bidone utile.
Speriamo quindi che a Imola Hera non ripeta la disastrosa esperienza di San Mauro Pascoli , intanto pero’ con questa “innovazione del cassonetto 3.0”, che a Imola ci spacciano come prima esperienza italiana a livello europeo,( ma oramai sul Santerno ne abbiamo sentite tante e non sarà certamente l’ultima)
una cosa è certa che la Tari aumenterà di un 3% al di là che la raccolta differenziata aumenti o cali  e a dover pagare saranno sempre e solo i cittadini.
Simone Carapia
Caopogruppo Fi Imola