Assistiamo ancora una volta alle uscite pubbliche di stampo propagandistico di Lega Nord e Forza Italia sul tema profughi.
Sorvoliamo sul loro tentativo di confondere clandestini e profughi, sapendo bene che si trattano di condizioni ben diverse. Come sanno Maroni e Berlusconi, che firmarono nel 2003 e rinnovarono nel 2008 il Trattato di Dublino, esso pose le premesse per fare dell’Italia l’approdo perfetto.
Il Trattato comprende infatti la clausola del diritto d’asilo nel paese d’approdo. Vorremmo anche ricordare che la Bossi Fini ha regolarizzato due milioni di immigrati.
Non possiamo sorvolare però sul tentativo evidente, becero ed irresponsabile, di paragonare l’accoglienza per i 20 profughi a Imola alle vicende che hanno visto protagonista Roma perché le associazioni locali che si sono dimostrate disponibili sono stimate e riconosciute in città.
Ci rivolgiamo in particolare al collega Consigliere di Forza Italia Carapia che ha assunto ormai il ruolo di ciambellano della Lega Nord. Egli cerca di trovare spazio imitando in tutto per tutto i leghisti, dai quali probabilmente avrà avuto la promessa di essere il loro futuro vice, ma ha dimenticato che tra la copia e l’originale gli elettori scelgono sempre l’originale. C’è già Salvini che usa le paure delle persone per raccattare voti, senza mai dare l’idea chiara di come voglia risolvere i problemi creati proprio dalla Lega.
La mancanza di identità e di idee di Forza Italia è davvero così forte che Carapia deve accontentarsi di spianare il tappeto a Daniele Marchetti?
Marcello Tarozzi, Capogruppo Pd Imola