La vicenda giudiziaria legata alla scomparsa di 200.000 euro dall’azienda comunale Area Blu continua a sollevare interrogativi. Fino a oggi, infatti, l’unico imputato risulta essere l’ex dipendente, che, secondo quanto dichiarato ieri dal Sindaco Panieri in consiglio comunale, ha confessato tutti i fatti a lui contestati, assumendosi la piena e esclusiva responsabilità. Secondo il primo cittadino, questa confessione apre la strada a un possibile rito alternativo, probabilmente il patteggiamento, anche se al momento si tratta di un’ipotesi. La decisione finale sarà presa durante la prossima udienza, rinviata all’11 novembre, data in cui si auspica che vengano definiti anche gli aspetti risarcitori legati alla vicenda.
Un’unica responsabilità?
Che ci sia un solo imputato per una somma di 200.000 euro fa riflettere chi ne è capace. In contesti aziendali o comunali, episodi di questa entità spesso coinvolgono più soggetti o responsabilità organizzative complesse, e raramente la vicenda può essere ricondotta a una sola persona. La confessione completa dell’ex dipendente per noi non chiarisce necessariamente se altri possano avere avuto un ruolo, diretto o indiretto, nella gestione dei fondi. La prospettiva di un rito alternativo implica certe trattative tra difesa, Procura e, eventualmente, parte civile. Se da un lato può accelerare la definizione del processo, dall’altro ci lascia dubbi sulla trasparenza e anche sulla completezza dell’indagine, soprattutto quando il caso viene “chiuso” cosi, senza un chiarimento se ci siano eventuali altre responsabilità condivise, di ogni tipo.
Se 200.000 euro sono spariti e l’indagine coinvolge un unico dipendente, rimane da chiedersi: quale supervisione politica e amministrativa è stata esercitata? Sono state adottate misure preventive per evitare anomalie contabili? La vicenda solleva quindi dubbi non solo sulla condotta dell’ex dipendente, ma anche sulla vigilanza politica e manageriale dell’azienda comunale, e sul fatto se sono stati effettivamente esercitati i controlli necessari per tutelare i fondi pubblici.
Danno erariale contestabile anche ai sindaci delle società in house
Il prossimo 11 novembre sarà un momento chiave: oltre al patteggiamento, si dovrà chiarire se l’episodio sia davvero il frutto di un singolo o se vi siano state lacune più profonde nella gestione di questa azienda comunale?