Roma, 1 ottobre – Curioso come certe urgenze mobilitino subito: quando si trattava di italiani sospesi dal lavoro durante il ricatto vaccinale, la CGIL non aveva mai promosso iniziative di massa. Oggi, invece, con alcune navi civili italiane bloccate e a rischio in acque internazionali, l’organizzazione scende in campo con decisione.
La CGIL denuncia l’aggressione come “un fatto di gravità estrema e un attentato diretto all’incolumità di lavoratrici, lavoratori, volontarie e volontari”. L’organizzazione accusa il governo italiano di aver abbandonato i cittadini italiani, violando i principi costituzionali. In risposta, è stato proclamato uno sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero saranno garantite le prestazioni indispensabili secondo le regolamentazioni di settore.