Mentre l’attenzione mediatica e politica locale era per la maggior parte puntata sull’autodromo di Imola, con milioni di euro pubblici riversati in un evento che ha arricchito solo i soliti noti, in città si consuma una crisi abitativa che la giunta Panieri ha ignorato completamente.
Sono 500 le famiglie imolesi in lista d’attesa per un alloggio ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), ma quasi un alloggio su quattro tra quelli comunali è vuoto. Su 217 appartamenti gestiti dal Comune, 96 sono sfitti: 42 perché in manutenzione, ben 54 avviati alla demolizione o non assegnabili per problemi strutturali o contenziosi.
Nel frattempo, le periferie languono e le famiglie vulnerabili vengono lasciate sole ad affrontare rincari, sfratti e disagio. Il dato è allarmante: oltre il 2% della popolazione cittadina (pari a circa 1.500 persone) si trova di fatto senza accesso a un’abitazione dignitosa, mentre decine di immobili restano inutilizzati forse per inefficienze e ritardi burocratici.
l sindaco Marco Panieri e la sua giunta, come al solito, continuano a blaterare di “visioni” e “transizioni”, sia nei consigli comunali sia sui giornali abbonati al reddito di giornalanza, ma sul piano più concreto, come quello del diritto alla casa, hanno fallito miseramente su tutta la linea. Non si tratta di un problema tecnico, ma di una precisa volontà politica di non mettere al centro le vere priorità dei cittadini.
La scelta di puntare tutto sull’immagine della città (pardon, sulle foto da sindaco), sull’autodromo e sugli eventi da vetrina per poter affidare gli affidamenti diretti ha mostrato il vero volto di questa giunta e di questo sindaco: uno più amaro per i cittadini che non vivono dentro l’autodromo. Una città dove si lucra sulla velocità, ma dove si vive nella lentezza dei cantieri fermi, degli alloggi vuoti e soprattutto dei silenzi istituzionali quando si scopre qualche ammanco, tipo quello da 200 mila euro.