Da quando abbiamo smesso di pubblicare i comunicati della Lega, firmati dai due referenti Marchetti e Sangiorgi, visto che non abbiamo nessuno obbligo nei loro confronti (anzi, possiamo dire tranquillamente che abbiamo “già dato” abbastanza per quanto riguarda la lega imolese), il comportamento nei nostri confronti è stato di una permalosità incredibile. Una cosa che manca al fallito candidato sindaco della Lega per le comunali del 2020 di Imola e al piccolo referente è quella di non capire che se sei un politico non ti puoi aspettare di non essere criticabile, visto soprattutto le sconfitte elettorali sul territorio, tranne quella di conservare il posticino in Regione, non tanto per meriti propri, ma per una certa tendenza salviniana che si manifestava al momento delle elezioni regionali che ultimamente, a causa anche dei comportamenti di bottega, come quelli manifestati in più occasioni dai due referenti, si sta svanendo.
Non diciamo una novità se a livello locale si nota una certa spaccatura nella bottega locale della Lega, nonostante le foto di gruppo pubblicate su diverse bacheche social, nella quale non si capisce se si ride o si se ringhia verso il pubblico o verso i compagni del partito.
Comunque per capire come sono messi, soprattutto i due referenti, basta pensare come è stato sprecato il tempo della Polizia Locale. Una volta arrivata, la PL (non si chiama più Polizia Municipale) dopo le solite identificazioni, nostra e del giornalista Sergio Silvestrini (diffidato a non filmare), ha proseguito per la sua strada. L’ironia della sorte ha voluto che qualche minuto dopo alcuni passi più in là, sempre sulla stessa strada, notassimo il sindaco Panieri che chiedeva ad un conducente di una macchina lussuosa di spostarla visto che era parcheggiata irregolarmente (e, nonostante la notizia della sopraelevazione della discarica, per quale non abbiamo notato la stessa grinta da parte dei due leghisti per fermarla) non ci siamo asstenuti dall’esclamare “Grande!” (ovviamente riferito a questa situazione e non per i tanti e troppi affidamenti diretti della sua giunta).
Comunque, se il tempo della PL non fosse stato sprecato per l’orgoglio dei due leghisti, sicuramente la macchina parcheggiata irregolarmente in un angolo del centro cittadino, da un bel po’ di tempo nell’attesa degli “oggi sposi”, sarebbe stata notata da chi di dovere prima ancora che dal sindaco.
Ma la cosa più buffa è stato sapere che la postazione del banchetto della Lega, assegnata dal Comune per questo sabato di fine ottobre, non era quella dove i due si trovavano pretendendo con tanta arroganza che noi ci spostassimo per non ombreggiare le loro bandierine e le loro piccolezze.