di Aris Alpi
È considerato da alcuni l’uomo delle promesse mancate. Doveva ripristinare Giardino Alberghetti, ma in nove anni la sua Giunta, non ha mai fatto riferimento allo storico giardino all’italiana presente un tempo in via Emilia. E nemmeno alla famosa cancellata in ferro battuto, svanita nel nulla da più di un ventennio. Non è che forse, la famosa cancellata sia nel cortile di qualcuno? Da tempo, l’ormai spoglio prato, si trova coperto da una muraglia e da una rastrelliera di biciclette. Le targhe dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, erano state in parte spostate qui, mentre le rimanenti al loro posto nel discusso monumento ai Caduti, anch’esso protagonista all’epoca di Marchignoli di aspre polemiche per la sua collocazione.
Ma la parabola di Manca non si era fermata qui. Con la vittoria a mani basse alle amministrative del 2008, anche le promesse della Campagna elettorale sarebbero presto evaporate. Una su tutte, l’utopico ritorno della Formula 1 sul Santerno. Argomento che era arrivato a tenere banco nell’agenda di Manca fino a quasi al 2017. L’apoteosi si ebbe con il selfie londinese assieme ad Ecclestone. Ma anche con la grottesca polemica inscenata con Monza nel tentativo, assurdo, di scippargli il Gran Premio d’italia. Finì che Manca & Soci ottennero l’effetto contrario.
L’altro incredibile traguardo raggiunto in nove lunghissimi anni di doppio Mandato, fu quello di riuscire ad arroccarsi nel Palazzo fin dal primo giorno, evitando accuratamente ogni dialogo, a prescindere, con oppositori e cittadini ( salvo ovviamente i sostenitori).
Ci fu una nevicata, dove le cose non furono gestite benissimo. Pare che il Sindaco chiuse le scuole con molto ritardo, quando ormai i genitori avevano già raggiunto le scuole. Nel frattempo gli spazzaneve evitarono di passare nelle zone residenziali periferiche, lasciando migliaia di imolesi nel ghiaccio. Il bilancio fu pessimo, col Pronto Soccorso pieno, col sale finito dopo poche ore e la circolazione in tilt.
Poi, col passare del tempo l’arroganza dei padroni iniziava a sfiorare il paradosso.
In pochi anni la città finisce sui media nazionali diverse volte, sempre per casi di cronaca o per gaffes da parte della Giunta.
Per la Vassura Baroncini arrivano le Iene, contattatate dal civico prezzemolino Zucchini, che grazie forse anche a qualche velata minaccia di qualcuno, non riescono a mandare in onda il servizio imolese.
Poi, il caso del giovane cucciolo di giraffa del circo presente in città, che fugge misteriosamente da Via Pirandello e trova la morte in zona industriale. Il Sindaco, anzichè istituire un tavolo per comprendere, con calma, le responsabilità, mette un daspo ai circensi, il cui proprietario è stato assolto quest’anno, di fatto mettendo in discussione le frettolose decisioni di Imola.
Infine, un virgulto assessore arriva a sostenere che al canile, le bestie in eccesso vengono abbattute. È un consigliere grillino a rendere pubblica la dichiarazione. Che diventa presto virale. L’assessore, non solo non si dimette, ma riceve addirittura il sostegno del Primo Cittadino, il quale difende il suo uomo anzichè prenderne le distanze.
Nel frattempo, si era tutti diventati renziani. Nel mezzo ovviamente, c’era stata la rapida scalata che l’astro nascente di Rignano aveva compiuto nel Partito, e che lo avrebbe portato presto al Governo dopo aver fatto le scarpe a Letta.
Quando ancora era un semplice Sindaco italiano, Renzi fu mandato a parlare nella sala della Stalla dai convinti bersaniani amministratori della città. Sarà forse questo repentino cambio di rotta ad aver pesato sulle quote di Manca? L’altro delfino Dem, il calabrese Ernesto Carbone, uomo di Renzi dalla prima ora, vorrebbe prendere il posto dell’ex Sindaco di Imola al Senato. Poichè Manca, per via di una legge degli anni cinquanta, non avrebbe potuto candidarsi a Palazzo Madama non essendosi dimesso in tempo da Via Mazzini.
Tutto questo, nonostante la “pace” tra Renzi e l’ex Sindaco del Santerno, consumatasi a più riprese e sfociata nel banchetto al Molino Rosso di qualche mese fa. Da quel giorno ne è passata di acqua sotto i ponti.