Abbiamo detto e ripetuto che il problema del commercio del centro storico non si risolve con i “Temporary Shop”. Qui non si tratta di provare a tempo a fare il commerciante del centro. Solo nelle grandi città questa nuova formula funziona, perché è supportata da agenzie che organizzano la realizzazione di queste nuove formule commerciali e di marketing. Questa è la solita illusione che chi Governa vuol dare alla Città . Non a caso per l’ex Bar Bacchilega si sono presentati solamente in due e alla fine presumibilmente ne resterà solo uno, il Dulcis, che tra l’altro in centro è già abbondantemente posizionato, quindi la solita “parrucca” fatta da Piazza Matteotti. Sul locale storico del centro storico di Imola erano state fatte delle proposte serie e di durata che non sono state prese in considerazione da Beni Comuni alias Comune per questa nuova moda e perché si voleva fare quelli di tendenza, a questo punto non vorremmo che questa spasmodica ricerca al trendy shop di Raffini e Manca non fosse una scusa per favorire sempre i piu’ simpatici all’Amministrazione.
Simone Carapia
Capogruppo Fi Imola

More Stories
Il Piccolo di Imola, in scena a Palazzo Tozzoni sotto la direzione artistica di Lucia Ricalzone.
IMOLA, DUE PESI E DUE MISURE PER LA PULIZIA?
“Ecologista” a Roma, assente sul Santerno: Bonelli e il massacro verde imolese