Riceviamo e pubblichiamo dal capogruppo Forza Italia a Imola
IMOLA – Cogliamo con estrema preoccupazione l’esistenza di un fenomeno di “invio” sistematico di minori dall’Albania in Italia dove poi vengono accolti dai servizi sociali perché privi di documenti e senza possibilità di rintracciarne i genitori. Anche nella nostra Asp leggiamo che nel 2014 c’è stato un picco di queste accoglienze con ben 30 minori, tutti albanesi, per il cui mantenimento si deve ricorrere alle casse della nostra azienda servizi alla persona.
Con gran stupore cogliamo anche le preoccupazioni di un vicesindaco, Roberto Visani, che però sembra non avere le idee troppo chiare in termini di accoglienza. Mi spiego meglio. Sui minori albanesi che costano 70 euro al giorno, Visani ammette che i costi sono cospicui, probabilmente perché il vicesindaco percepisce in modo più diretto questa “fuoriuscita” di denaro pubblico. Se invece sono 40 profughi a costare 30 euro al giorno, soldi che sono sempre pubblici ma vengono direttamente dallo stato e finiscono in buona parte nei bilanci della cooperativa che si occupa del centro La Pascola, è tutto a posto.
Allora, qui ci sono due pesi e due misure. Da un lato una preoccupazione per operazioni poco lecite che portano a Imola tutti questi minori. Dall’altro un menefreghismo di fronte a un’operazione come Mare Nostrum su cui nessun amministratore ha posto mai dei dubbi ma che pure trova terreno fertile in affari loschi e illegali. Tanto più se poi ci ritroviamo con delle persone che accogliamo – anche giustamente – ma che non provengono da Paesi in guerra, oppure anche quando provengono da Paesi in guerra li manteniamo per anni, nonostante la guerra sia finita.
A tal proposito abbiamo qualche proposta: in primo luogo i 40 profughi potrebbero essere impiegati in lavori di pubblica utilità, anche part time, magari pagando loro un’assicurazione coperta anche dai fondi che la cooperativa riceve. Pensiamo che con una sola “tranche” di fondi statali, per esempio un solo mese, pari a 36mila euro, la cooperativa ha già coperto l’affitto di tutto l’anno del centro La Pascola. In più pensiamo che questo sia il modo migliore per non ghettizzare queste persone visto che ormai le abbiamo in casa. Sul fronte dei minori invece, auspichiamo solo che le indagini proseguano serrate, non siamo qui a dire che non vanno sostenuti e mantenuti. Ma abbiamo anche l’obbligo di non chiudere gli occhi su tali situazioni e cercare, magari attraverso un consolato di riferimento, di prendere il problema di petto. Ecco, questo sarebbe uno dei casi in cui non ci dispiacerebbe pagare al vicesindaco un viaggio in Albania per sincerarsi di persona di questa situazione.
Simone Carapia, capogruppo FI Imola