di Brigida Miranda
IMOLA – Il presepe era stato distrutto già alcuni giorni fa, ieri i vandali hanno fatto il resto. Hanno devastato tutto, fatto scritte blasfeme sui muri, appiccato roghi in un cantiere e lasciato i rubinetti aperti. E’ accaduto ieri, giorno dell’Epifania, alla chiesa di Chiusura, piccola frazione imolese, tra via Lasie e via Laguna. E oggi ci si interroga sulle motivazioni di gesti che stanno diventando sempre più frequenti. Gesti a volte senza senso, dettati forse dalla noia, dalla voglia di commettere qualche bravata. Che poi bravata non è se ci si permette di entrare in canonica, lasciare i rubinetti aperti, scrivere sui muri frasi blasfeme contro la Madonna. Ci auguriamo che presto arrivi la condanna a tutto questo, sia dal mondo delle Istituzioni che dalla Diocesi. Perché non si può più tacere e non si possono più sottovalutare simili comportamenti. E speriamo che questi vandali senza nessun rispetto per i beni pubblici e per le tradizioni religiose vengano acciuffati presto.