IMOLA – I Nas di Bologna hanno messo sotto sequestro il centro massaggi olistici “Il Fiore” di viale Carducci gestito da cinesi. Lo scorso 31 luglio erano finiti in manette, nel bolognese, una coppia di coniugi cinese nell’ambito dell’indagine ‘Fior di Loto’ che aveva smascherato un’attività legata allo sfruttamento della prostituzione.
Per quanto riguarda il centro imolese, finito nel mirino dei Nas, per ora si sa solo che la contestazione riguarda alcune ‘irregolarità’, e che le indagini condotte dall’Arma proseguono nel massimo riserbo. Ma di blitz nei centri massaggi orientali siamo stati abituati a vederne in tutta Italia: le presunte ‘irregolarità’ talvolta sono riferite a giri di sfruttamento della prostituzione e in altri casi a un’evasione fiscale parecchio consistente.
E dalle forze di opposizione si leva la voce del capogruppo di Forza Italia, Simone Carapia, che da mesi chiede che si faccia chiarezza sulle continue aperture dei centri olistici “che in città stanno proliferando come funghi”. Accortosi di questa intensa attività, Carapia aveva presentato un’interrogazione a risposta scritta in Comune, chiedendo che tipi di controlli e garanzie vengono richiesti all’apertura di questi centri, se è richiesto in particolare personale medico specializzato e che tipo di controlli effettua l’Ausl al riguardo. “Ma la risposta non è mai arrivata”. Poi, in occasione del varo del regolamento su alcune attività come quella di estetista, parrucchiere e tatuatore, Carapia chiese che venisse regolamentata anche l’attività massaggi. “Ma il Comune è rimasto sordo anche di fronte a questa richiesta”. Forse ora si sveglierà dopo l’indagine fatta scattare dalle forze dell’ordine?