AUTODROMO TRA PAROLE E FATTI

La questione andava gestita meglio afferma l’ assessore Cantelli di fronte al fallimento di uno degli avvenimenti cuore dell’attività motoristica dell’ autodromo imolese.

Domandarsi oggi perché abbiamo perso anche la 200 miglia, e soprattutto interrogarsi di chi siano state le colpe fa tenerezza (EUFEMISMO). Ma a chi spettava vigilare che tutto procedesse secondo i programmi stabiliti e, per i distratti, sbandierati ai quattro venti allorquando si trattava di incentivare l’attività dell’ autodromo? Attendiamo risposte convincenti.

C’è poi qualcosa da aggiungere anche sul resto. Stiamo osservando una sottile battaglia che Cantelli per ora conduce a denti stretti con le Associazioni di categoria preoccupate che qualche evento in autodromo sottragga clientela agli esercenti del centro storico. Basti qui ricordare che il “fantastico” e risolutivo piano “Autodromo” presentato qualche mese fa basava la sua credibilità proprio nel dosato equilibrio tra eventi motoristici e altri di natura ludico-commerciale in stretto collegamento con altre attività programmate o programmabili in centro. E ricordiamo tutti molto bene quali furono allora le sacrosante preoccupazioni delle Associazioni. Quelle preoccupazioni che sentito Cantelli nell’incontro con le Associazioni ed il Tavolo delle imprese non sembrano del tutto dissolte. Anzi! Cosa ne pensano i venditori di moto e bici? Già avranno davvero la priorità sui negozi dell’autodromo? E come sarà gestita questa priorità?

E’ opportuno allora non perdere di vista che l’autodromo è una delle poche risorse rimaste purtroppo alla nostra città e proprio dalla sinergia e non dalla concorrenza con gli esercizi commerciali della città deve prendere corpo quell’azione di rilancio turistico globale della città tenendo ben evidente che Imola con la sua collocazione baricentrica con grandi città d’arte (Venezia, Firenze, Ravenna tanto per citarne qualcuna) proprio attorno al rilancio dell’autodromo potrebbe trarre enorme vantaggio per tutti.

Abbiamo voglia e determinazione per darci una mossa in questa direzione o restiamo ancorati alle vecchie logiche degli annunci e basta spesso legati a logiche elettorali e di consenso?

Alessandro Mirri

Nuovo Centrodestra

Vicepresidente del Consiglio