Oggi abbiamo ricevuto alcune segnalazioni, e la cosa purtroppo non ci sorprende, legate alla presenza di parcheggiatori abusivi all’ospedale di Imola. Personaggi che con insistenza e con fare velatamente minaccioso pretendono soldi in cambio della “custodia” dell’auto. E’ chiaro che, nonostante la buona volontà e gli sforzi compiuti finora si è ben lontani dal risolvere il problema in maniera definitiva. E’ impensabile che in un luogo di tale riservatezza e privacy come un ospedale, dove le persone si recano per visitare una persona malata, si debba essere costantemente disturbati da chi pretende di campare sulle spalle degli altri.
E’ ora che l’amministrazione comunale pensi seriamente a come risolvere un problema che si trascina da troppi anni. I palliativi non bastano. Anche se gli abusivi vengono allontanati per qualche periodo, poi ritornano non appena la guardia si abbassa. Forse sarebbe del caso di predisporre dei presidi fissi della Municipale nel parcheggio dell’ospedale, magari a giorni alterni. Ma la zona è ovvio che non può e non deve essere lasciata sguarnita.
Del resto, abbiamo attivato un presidio fisso della Municipale in Consiglio comunale, con due agenti che monitorano la situazione manco i consiglieri fossero ogni volta pronti a dare in escandescenze… forse sarebbe il caso di pensare a presidi fissi in altre parti della Città, dove il cittadino si sente poco tutelato e poco sicuro…
Il tema dell’accattonaggio, dell’abusivismo, dei mendicanti che a ogni giorno di mercato e non “invadono” la Città. dovrebbe essere affrontato a nostro avviso anche a livello ‘metropolitano’. Non dimentichiamo che il sindaco di Imola, Daniele Manca, è anche vicesindaco della CM e suo compito dovrebbe essere anche quello di coordinare le politiche di sicurezza sociale sul territorio insieme agli altri Comuni. E’ ovvio che la necessità di fare “rete” si sta facendo impellente. Da dove vengono questi accattoni? E cosa dire poi dei campi nomadi presenti in altre aree della CM ma dalle quali, verosimilmente, personaggi poco raccomandabili partono alla volta di comuni limitrofi per compiere azioni poco legali? Si è mai valutato di coordinarsi tra Comuni per fronteggiare tutti insieme questi problemi? O l’allarme sociale per questi sindaci è solo una “percezione”? E’ inutile parlare di logiche di area vasta se poi, di fronte ai veri problemi che andrebbero seriamente affrontati di concerto, ci si tira sistematicamente indietro.
Simone Carapia, capogruppo FI Imola
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