Riceviamo e pubblichiamo
Dopo la netta di posizione del prof. Montanari duramente contestata dal mondo sindacale, ho provato a capire quali fossero le ragioni dello sciopero della scuola messo in atto nella giornata di martedì scorso.
Più approfondisco più mi accorgo che le osservazioni di Montanari, al quale va tutta la mia solidarietà, sono del tutto condivisibili.
La pletora dei contestatori della proposta Giannini (Renzi) anteponendo ad ogni altra questione la preoccupazione della difesa del proprio posto di lavoro, dimentica che il primo compito della scuola e quello di educare i ragazzi. Non si vuole che qualcuno valuti il corpo insegnante sulla sua adeguatezza ad assolvere il suo compito essenzialmente e prioritariamente educativo.
Non si vuole che gli insegnati siano sottoposti ad una costante verifica del loro operato in nome di una presunta libertà di insegnamento e si ha l’ardire di chiamare in causa la Costituzione . Da che mondo e mondo qualsiasi lavoratore è costantemente sottoposto al giudizio di un superiore. Non si vuole essere giudicati? Che paura si ha se si è bravi, competenti ed innamorati della missione di aiutare i giovani ad educarsi.
Non si vuole che la scuola pubblica sia sottoposta al sano criterio della concorrenza perché si ha paura che gli incapaci, i fannulloni siano costretti a tirasi su le maniche e cominciare una volta per tutte a lavorare.
Si vuole far credere che con la riforma proposta, i dirigenti assumeranno sempre più la caratteristica di “podestà” come amabilmente li ha definiti un esponente politico nazionale, una sorta di “dittatorelli” plenipotenziari. E invece se si vuole ridare alla scuola il suo vero ruolo di educare i giovani e farlo con la dovuta passione e competenza , questa è la sola strada da percorrere. Altro invece è il proposito del i sindacati sempre preoccupati di difendere gli interessi dei loro iscritti preoccupazione questa seppur legittima ma che non può pretendere di essere al primo posto nelle richieste di modifica della proposta contestata.
Tenga duro Montanari!
Alessandro Mirri
Vicepresidente del Consiglio comunale di Imola