I pellegrini che dal nord Europa nel medioevo si recavano a Roma, seguivano, oltre alla via Francigena, anche un secondo itinerario lungo la via Teutonica, la Romweg dei tedeschi, che attraverso il passo del Brennero raggiungeva la pianura padana, superava la dorsale appenninica e arrivava ad Arezzo fino a raccordarsi alla via Francigena per giungere poi a Roma. Si snodava attraverso l’Appennino su un’importante via romana, la via Faentina, che collega la Romagna con la Toscana e il Lazio, attraversando il territorio del Mugello, terra del Marrone Igp.
È auspicabile che anche questa antica via dei pellegrini diventi, come lo è per la via Francigena, un itinerario culturale europeo. E proprio a Marradi è stato organizzato un convegno storico/scientifico dal titolo Scusi dov’è la via Teutonica? La via Faentina: itinerario alternativo della via Teutonica e veicolo di diffusione del castagno: si svolgerà il 18 aprile nel settecentesco teatro degli Animosi e si ripromette di riscoprire il percorso della via Faentina quale pretesto per la scoperta di un territorio su cui cresce il marrone del Mugello Igp. Considerando che in Italia ne esistono altre tre varietà molto simili (il marrone della val di Susa detto di San Giorio, il marrone di Trento e il marrone di Viterbo), il convegno esaminerà le possibili relazioni tra queste zone così distanti fra loro che avevano in comune il passaggio dei pellegrini, cercando di studiare il legame fra le varietà di marroni con le principali vie di transito medievali.
Il convegno inizierà alle 11 e le relazioni si concluderanno alle 16 circa, dopo di che avrà inizio il dibattito. Per info www.stradadelmarrone.it – associazione Strada del marrone del Mugello di Marradi.
m.ad.m.