Sui centri massaggi olistici, soprattutto quelli gestiti da orientali, da tempo avevamo fatto suonare il campanello d’allarme ma come al solito l’amministrazione ha fatto orecchie da mercante. Avevamo chiesto di avere dati sulla diffusione di tali attività che anche a Imola sembrano proliferare come funghi e, guarda caso, hanno tutti le stesse modalità di promozione: bella ragazza in copertina, orari di apertura continuati, di sabato e di domenica e fino a tardi, e tutta una serie di offerte di massaggi a poco prezzo. “Massaggi” i cui nomi insospettiscono come il Massaggio romantico, massaggio con bagno vasca idromassaggio, a 4 mani… tutte pratiche suscettibili di celare potenzialmente forme più o meno velate di prostituzione. In questi luoghi siamo sicuri che la gente vada a farsi un massaggio o vada invece a comprare del sesso? E tanti sono i dubbi da noi sollevati ai quali vorremmo risposte chiare e precise. Per esempio: che tipo di certificazioni richiede il Comune per aprire un centro di questo tipo? Che tipo di controlli effettua la municipale per esempio per verificare che tutto sia in regola? Quali sono i controlli dell’azienda sanitaria? Che qualifiche sono richieste agli operatori che ci lavorano (sono fisioterapisti, medici etc..?) Per non parlare dell’evasione fiscale che queste attività possono celare come recenti inchieste in tutta Italia dimostrano…
Ma niente. L’amministrazione comunale, anche se ha competenze per intervenire, è sempre rimasta sorda alle nostre richieste. Anche sul recente regolamento che disciplina le attività di estetista, parrucchiere e tatuatore, avevamo chiesto di aggiungere anche i centri massaggi, al fine di regolamentare un settore che sembra ancora in grado di “aggirare” le regole. A seguito della chiusura di un altro centro in Città, chiediamo dunque che si rimetta mano a questo regolamento oppure che si predisponga un regolamento ad hoc in modo che l’amministrazione comunale dia un segnale preciso e faccia sentire la sua presenza su un problema di legalità che non deve essere sottovalutato.
Simone Carapia, capogruppo FI Imola