IMOLA – Da qualche tempo abbiamo notato che alcuni bar del centro storico lavorano a orario ridotto, sicuramente perché il giro d’affari è calato e perché ormai il centro storico con le sue politiche “ammazza-imprenditori” messe in campo da questa amministrazione sta letteralmente morendo.
La chiusura di uno storico locale come il Circo Sforza nelle settimane scorse ha rappresentato l’ennesima mazzata al tessuto economico del centro e si vocifera anche la chiusura di un altro esercizio, il bar Otello, luogo di ritrovo per tante generazioni di imolesi. Il tutto nel silenzio complice di un’amministrazione che ha completamente ingessato il centro e invece di liberare e aprire magari anche al passaggio dei veicoli, istituendo orari “franchi”, ha ingabbiato tutta l’area pedonale con la Ztl h 24.
Non è possibile che si dia sempre colpa alla crisi e alla situazione economica del momento. Qui ci sono responsabilità precise dell’amministrazione comunale. Un esempio su tutti: la storica pasticceria La Rocca di via San Pier Grisologo non ha chiuso perché non aveva lavoro, ha chiuso perché era la location a non essere adatta. Problemi di parcheggio ed eccessiva pedonalizzazione dell’area. Gli imprenditori stanno scappando dal centro storico senza che questa giunta si interroghi sulle motivazioni. E’ necessario e urgente che si convochi una commissione Attività produttive, che il neo presidente Daniela Spadoni inviti anche l’assessora Elisabetta Marchetti per mettere in atto un “piano di salvataggio” del centro. E’ anche una questione di sicurezza. Con i bar che chiudono prima, gli imprenditori che scappano, sembra che in centro ci sia il coprifuoco già nelle prime ore serali. E viene a mancare quel preziosissimo presidio, tra i deterrenti più efficaci per i microcriminali.
Simone Carapia
Capogruppo FI Imola