Mara Mucci, politicamente parlando, non mi è mai piaciuta. Un’estrazione di sinistra, una vita “politica” inesistente prima del suo approdo in Parlamento, non ho mai nemmeno capito come abbia fatto a candidarsi alle Parlamentarie del Movimento. Eppure, sempre osannata dagli attivisti imolesi che l’hanno portata su un piatto d’argento, il “nuovo che avanza”.
A me, ripeto, non è mai piaciuta. Ma la campagna denigratoria che sta montando nei suoi confronti dopo l’abbandono del Movimento 5stelle con la conseguente costituzione del gruppo “Alternativa libera” mi piace ancora meno.
Non sto nemmeno a commentare gli insulti, gli “inviti” – chiamiamoli così – a non mettere più piede a Imola per un po’ di tempo da parte di consiglieri e attivisti del Movimento 5 stelle Imola, perché quelli si commentano da soli.
Ma le “intercettazioni” che oggi pubblica il blog di Grillo, nel tentativo di dimostrare un presunto inciucio tra la Mucci e Rabino di Scelta civica, sono assolutamente fuorvianti. In primo luogo, perché in Parlamento è lecito pensare che questi discorsi avvengano praticamente tutti i giorni. Rabino propone alla Mucci di confluire nel gruppo, insieme agli altri 10, e fa un po’ di conti. “Voi siete 10, in 10 significa che sono 50mila euro al mese e che si possono assumere 7-8 persone a disposizione del gruppo”. Vero. Non c’è nessuna notizia di reato. Tanto meno si può far lasciare intendere che la Mucci abbia accettato 50mila euro!! E’ veramente fuori da ogni logica di buon senso!!! Ma si sa, il semplicismo fa gola, e anche se si accusa Salvini di fare propaganda demagogica, poi alla fine la demagogia la usano tutti a convenienza.
Stavolta bisogna dare ragione alla Mucci quando parla di “macchina del fango”. Tanto che l’onorevole ha già annunciato sulla sua pagina facebook l’intenzione di ricorrere alla Procura.
“Come avevamo denunciato dopo la nostra uscita dal M5S siamo dinanzi a bugie e falsità volte a creare disinformazione – scrive la Mucci -. Non c’e’ stata nessuna compravendita tra le parti, non ho mai accettato nessuna offerta, che tra parentesi non e’ stata mai fatta. Faro’ valere le mie ragioni in tutte le sedi opportune, comprese le vie legali. I fondi di cui parliamo sono gli stessi che intasca il Movimento 5 stelle, quasi quattro milioni di euro all’anno, sul funzionamento del gruppo. Soldi che vengono usati per svolgere un lavoro utile per i cittadini, come produrre leggi e proposte. Adesso attivano la macchina del fango.
Cari deputati dipendenti della ‘Casaleggio Associati’ state esagerando, ma non ci fate paura”.
Del resto, qualche dubbio sull’attendibilità del blog di Grillo, troppo spesso soggetto a manipolazione dell’informazione, l’avevamo sollevato anche noi in questo editoriale , nel caso dell’inchiesta Photored a Imola quando, proprio sul blog di Grillo, si affermò che i giornali non avevano parlato della vicenda (che invece è finita non solo sui giornali locali a caratteri cubitali ma anche sulle tv nazionali).
E che dire delle intercettazioni dei dialoghi tra la Mucci e Rabino? Quando fu Favia a essere “abusivamente” registrato da un giornalista in un fuori onda in cui il consigliere regionale metteva in dubbio l’ esistenza di democrazia nel Movimento, scoppiò un caso mediatico. E Favia fu espulso. Oggi intercettano la Mucci e per il Movimento è tutto ok. Ma tant’è. Questa è la politica. E al gioco del doppio peso e della doppia misura, il Movimento 5 stelle sembra essersi completamente adeguato.
(Brigida Miranda)