IMOLA – Per il Movimento 5stelle, Cà vaina “è un pozzo senza fondo dove la Seacoop, che gestisce il Centro dal 2012, non fa altro che aumentare i propri debiti. E’ quanto emerso dalla Commissione Consiliare che si è svolta proprio ieri pomeriggio nei locali del Centro”. In tutto 52 ore alla settimana di apertura al pubblico e ben 6 dipendenti che fanno lievitare i costi a quasi 180.000 euro annui.
“Dai dati presentati – prosegue il Movimento 5 stelle – è emersa una situazione preoccupante per l’unica struttura pubblica rivolta ai giovani imolesi. Dopo i primi 2 anni di gestione a targa Seacoop, l’Informagiovani riporta un calo dell’ affluenza di quasi 300 ragazzi, le Sale prova musicali che fino a due anni fa vivevano quasi di rendita garantendo un buon introito, ora hanno perso buona parte di utenti, probabilmente non solo per le strumentazioni datate e scarsamente mantenute. Altra nota dolente per i ragazzi imolesi è la quantità dei corsi che Ca’ Vaina è riuscita a fare partire in questi primi 2 anni di gestione: in tutto il 2013 sono partiti solamente 4 corsi , (uno di Amnesty International, due di fotografia e uno di riprese e montaggio video) per un totale insignificante di soli 27 ragazzi coinvolti. Nel 2014 i corsi svolti sono stati quasi una trentina”.
“Ma l’aspetto più sconcertante è la gestione economica perpetrata dal gestore – attacca il Movimento – che sinora è riuscito ad assumere ben 6 dipendenti (con medie di età ben oltre i 40 anni), più altri collaboratori, che da soli dilapidano per intero il contributo pubblico di oltre 104.000 euro che il Comune di Imola versa annualmente. Interpretando le richieste di tanti ragazzi imolesi che lamentano la cronica mancanza di luoghi di ritrovo in città, il Movimento 5 Stelle ha chiesto ai gestori ed al Comune che Ca’ Vaina perlomeno aumenti il suo orario di apertura anche al sabato sera e tutta la domenica pomeriggio (ora il Centro chiude alle 18 del sabato per riaprire solo alle 15 del lunedì). Siamo sicuri che Seacoop saprà distribuire più intelligentemente il personale in forza al Centro, dimostrando di farsi carico per davvero di una esigenza sempre più concreta e impellente per i giovani della nostra città”.
La replica di Seacoop non tarda ad arrivare:
“Seacoop gestisce il Centro giovanile Cà Vaina dal 2012 avendo vinto regolarmente la gara indetta dal Comune di Imola. Gli orari di apertura del Centro giovanile Cà Vaina sono concordati con l’ente committente il quale ha fissato nel capitolato un monte di 44 ore settimanali. Seacoop ne garantisce ben 52 ed è sempre stata disponibile a valutare modifiche, concordandole con l’Amministrazione comunale.
L’ossessiva polemica che il Movimento 5 Stelle fa sul personale di Seacoop in forza a Cà Vaina ci appare del tutto gratuita e strumentale. Gli operatori svolgono con molta professionalità il loro lavoro: hanno tutti un contratto part-time e suddividono la loro presenza in turni atti a coprire tutte le attività e gli orari del Centro. Attività che comprendono anche la gestione dell’Informagiovani, gli eventi e le collaborazioni esterne che comportano anche lavoro di back-office e di progettazione.
Riguardo alla qualità del servizio di Cà Vaina, Seacoop conferma la propria vocazione alla ricerca di una sempre migliore performance, a beneficio dei cittadini, in questo caso dei giovani, ai quali è dedicato il Centro. Agli utenti del Centro giovanile Cà Vaina viene periodicamente proposto un sondaggio qualità, al fine di valutare il servizio offerto. A ottobre 2014 il sondaggio ha rivelato un voto medio di 4 su 5 (al personale è stato assegnato un bel 4,5) a dimostrazione del gradimento dell’utenza. Gli attuali orari di apertura hanno ricevuto un voto di 4,1 (su 5), mentre la strumentazione si dimostra soddisfacente agli utenti, che hanno assegnato un voto medio di 3,7. Dobbiamo precisare che si tratta di strumentazione di riconosciute ottime marche ma che viene sottoposta a molte ore di lavoro da parte di un’utenza variegata e dalle differenti sensibilità tecniche.
Ciò non toglie che si possa migliorare e anche per questo è stato istituito a settembre 2014 un Comitato di Partecipazione formato dagli utenti e dal personale del Centro, per favorire la partecipazione e la condivisione di progetti e iniziative, nonché per proporre miglioramenti e/o modifiche”.
Come finirà questa battaglia?