IMOLA – Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano Triennale di Attività 2015-2017 ed Bilancio Preventivo 2015 del Con.Ami; il Gruppo del Partito Democratico esprime un giudizio estremamente positivo al riguardo come si legge nella nota dei consiglieri Pd Paola Tassinari e Roberto Grementieri. “Nel piano triennale sono previsti circa 21,1 milioni di Euro di investimenti nei settori dei servizi di rete e nelle attività di interesse generale per concorrere a sostenere la tutela ambientale e l’economica locale, questo mediante azioni per lo sviluppo di imprese. Riteniamo pertanto fondamentale la creazione del Fondo Strategico Territoriale; verrà, infatti, messo a disposizione delle idee imprenditoriali della Città un investimento di circa 2 milioni di Euro; nel 2013 le imprese aiutate da Innovami – ventisette – hanno prodotto un fatturato di circa 3,5 milioni Euro, il 20% in più rispetto all’anno precedente. Il Bilancio Preventivo 2015 si chiude con quasi 8,2 milioni di Euro di utile netto; tale somma – ridistribuita ai soci del Consorzio e pertanto anche al Comune di Imola – rappresenta una risorsa importante per garantire i servizi e gli investimenti nella Città, esigenza particolarmente sentita e fondamentale in questo periodo di crisi economica”.
Ma ovviamente per le opposizioni non è tutto rose e fiori. Il capogruppo Forza Italia Simone Carapia, così come il Movimento 5 stelle e il Nuovo centrodestra di Alessandro Mirri, si scagliano contro l’ampliamento della discarica Tre Monti, tra i più grossi investimenti preventivati dal ConAmi per il 2016. Il presidente ConAMi Stefano Manara ha infatti affermato che quello di Imola diventerà un sito strategico per la Regione, uno dei tre che rimarrà su tutto il territorio regionale.
“Affermazioni che fanno rabbrividire – ha detto Carapia di FI -. Non conosciamo i numeri del fatturato dell’attuale discarica, l’opacità regna sovrana e si predispone un ampliamento che farà diventare quello di Imola il più grosso impianto della Regione con il rischio di diventare la pattumiera d’Italia”.
Claudio Frati, capogruppo Movimento 5 stelle, ha evidenziato come Hera, nei settori come acqua e rifiuti le cui tariffe “vengono concordate nell’agenzia regionale Atersir, raggiunga le performance migliori con un margine operativo lordo di oltre il 55%. Guarda caso nei settori regolati dagli stessi soci di maggioranza di Hera, ossia i Comuni. Un conflitto di interessi che andrebbe approfondito ma che invece si imputa solo a certe parti politiche”.
La consigliera Manuela Sangiorgi del Movimento 5 stelle attacca invece il Consorzio Comunica, nato in seno al ConAmi con un investimento di 90mila euro l’anno per tre anni allo scopo di curare la comunicazione dell’ente: “si parla di sei collaboratori, due che vengono dall’ex staff del sindaco e il responsabile, Guelfo Guelfi, spin doctor in pensione di Matteo Renzi, a cui non era riuscito di diventare responsabile della comunicazione della Regione Toscana”.