IMOLA – Quando si pensa alla realtà locali della Croce rossa italiana viene alla mente in prima battuta il prezioso servizio delle ambulanze, ma non bisogna dimenticare che le attività dei volontari della Cri sono molteplici.
Intanto, l’attività socio-assistenziale delle volontarie dell’area sociale, che si occupano delle persone in stato di disagio, in particolare di disagio economico e sociale. La crisi sta colpendo duramente le famiglie: sono tante le persone rimaste senza lavoro e impossibilitate a far fronte anche alle esigenze più comuni. Il disagio economico e sociale si è allargato in modo esponenziale investendo non solo gli immigrati ma anche tante persone dell’imolese, e un numero sempre crescente di persone bussa ogni giorno alle porte della sede Cri in via Meloni per avere un aiuto per le necessità più impellenti. Le volontarie dell’area sociale cercano di fare fronte alle tante necessità primarie, intervenendo soprattutto nei casi più gravi. Per parlare di dati recenti, nel 2014, ad esempio, oltre ad organizzare iniziative utili alla raccolta di fondi, sono state effettuate con il sostegno del Gruppo Selex nel supermercato Famila di Imola due raccolte: ‘Metti in tavola la solidarietà‘ ha permesso, coinvolgendo chi due precise giornate faceva la spesa al supermercato, di far convergere all’emporio solidale No sprechi, al quale si possono rivolgere le persone bisognose, oltre 1.400 kg. di generi alimentari. Tramite feste di solidarietà, la tradizionale annuale polentata, offerte dei soci, vendita di cartelli nei cimiteri, serate di burraco, spettacoli, lo scorso anno sono stati raccolti circa 26mila euro.
Lo sportello di ascolto ha ricevuto 200 persone nel primo semestre del 2014; nello stesso periodo sono stati forniti farmaci non mutuabili, occhiali da vista, presidi sanitari e odontoiatrici, contributi per pagamenti di affitti, utenze e ticket sanitari a quasi 700 persone. La Cri si è fatta inoltre carico della fornitura di latte in polvere a 53 neonati – da 0 a sei mesi – le cui mamme sono state segnalate dai servici sociali, per un totale di 400 kg.. La Cri ha anche contribuito alle spese del campo solare per 9 bimbi.
Alcune volontarie si occupano invece del mercatino in cui, anche con la collaborazione della Caritas, vengono ceduti a prezzi minimi capi di abbigliamento (offerti da cittadini imolesi) a persone e famiglie che non possono permettersi di rifornirsi nei negozi tradizionali. Il mercatino ha fruttato lo scorso anno circa 14mila euro e ha permesso a centinaia di persone..di dotarsi del necessario guardaroba a costi irrisori.
Numerose le attività portate avanti dai giovani sotto i 32 anni, che si dedicano ad opere assistenziali a Montecatone e hanno seguito vari progetti dedicati ai loro coetanei. Ora hanno in programma un progetto dedicato alle nuove dipendenze nel quale coinvolgeranno il dottor Gardenghi, responsabile del Sert di Imola. .
Prosegue l’attività infermieristica nell’ambulatorio in via Meloni il lunedì e giovedì pomeriggio, e in altre giornate quando se ne ravveda l’esigenza. Alcuni volontari si occupano dei malati di parkinson, affiancandoli nelle lezioni di ginnastica al palazzetto dello sport di Imola e in piscina a Riolo Terme.
Altra realtà importante è il supporto dato dai clown della Cri, la Compagnia delle Spugne, gruppo composto da oltre trenta persone (quest’anno altre se ne sono aggiunte) si è impegnato a svolgere 159 servizi nel 2014, tra cui attività in ospedale (la maggior parte in pediatria, ma anche il lungodegenza, con un gran monte ore trascorse a supportare moralmente e a portare un sorriso ai degenti, piccoli e anziani.
Una trentina le ore messe a disposizione dai clown nelle scuole secondarie della provincia di Bologna, oltre trenta le uscite in collaborazione con enti locali/centri sociali/comitato locale e privati, per un totale di circa quasi 150 ore. Gli operatori del sorriso hanno inoltre dedicato 190 ore alla formazione con supervisione dello psicologo, alla formazione esterna con professionisti, a quella di nuovi operatori, agli allenamenti mensili e alle riunioni interne e regionali. Un impegno notevole anche per questi volontari, che ora stanno progettando momenti da dedicare ai ricoverati in ospedale con lettura di favole e l’accompagnamento musicale dell’associazione Recondite Armonie, oltre ad un progetto da realizzare in collaborazione con la Caritas e Ponte Azzurro. In contesti di disagio sociale o fisico i clown operano sdrammatizzando, ironizzando, utilizzando specifiche tecniche per ridurre la percezione dolorosa e prevenire il peggioramento delle condizioni di salute, dovuto a depressione, senso di solitudine e abbandono.
Si prestano anche ad animare feste di compleanno o altre attività private (servizio, questo, da retribuire).
Non dimentichiamo il servizio protezione civile che ha di recente certificato 15 ulteriori volontari, la cui attività rientra fra quelle istituzionali dell’ente e sono regolate da normative nazionali e accordi regionali. Nella dimensione emiliano-romagnola, CRI regionale coordina gli interventi in caso di emergenza attraverso la sala operativa regionale. I volontari protezione civile della Cri di Imola sono intervenuti ad esempio in occasione dei terremoti in Abruzzo e in Emilia Romagna assieme ai clown.
Passando all’attività delle ambulanze, da gennaio ad agosto 2014 hanno percorso 93.614 km quelle in convenzione con l’Ausl e 20.474 quelle in convenzione con Montecatone. In extra convenzione per Montecatone 8.913 km., e 51.096 km. per il “programmato” Cri e i servizi per gare, manifestazioni sportive e popolari. In otto mesi le ambulanze della Cri hanno quindi percorso 174.097 chilometri, praticamente quattro volte il giro del mondo! Il che giustifica la necessità che i mezzi siano moderni e sempre ben efficienti. La Cri di Imola è dotata di 8 ambulanze, due delle quali ora necessitano di essere sostituite con una certa urgenza.
Ricordiamo poi gli operatori che si dedicano alla preparazione dei corsi, coloro che a loro volta preparano altri operatori, chi effettua corsi di primo soccorso o di disostruzione pediatrica nelle scuole e nelle aziende, presso enti o associazioni, nei centri sociali e, su richiesta, a gruppi di genitori.
Ci sono poi i monitori, specializzati in una determinata materia, sono cioè gli istruttori, ad esempio quelli di primo soccorso e coloro che insegnano l’uso del defibrillatore ai centri che ne sono dotati (scuole, centri commerciali, palestre, centri sociali ecc).
Due volontarie della Cri di Imola hanno recentemente trascorso un periodo al centro di accoglienza migranti di Mineo (Catania), quello che si chiamava Il Villaggio degli aranci ed era una residenza per i militari americani. Oggi ospita 4.000 immigrati sbarcati nella Sicilia orientale negli ultimi mesi.
Insomma, la Cri di Imola rappresenta un piccolo grande mondo di volontari che dedicano alle varie attività a favore della popolazione buona parte del loro tempo libero.
I soci della Cri di Imola sono attualmente 1.329, 303 quelli attivi. Tesseramento 2015: la quota associativa è fissata in: 16 euro socio ordinario; 8 euro socio attivo, sostenitore 28 euro.
La tessera associative si può rinnovare – o richiedere per la prima volta – il lunedì dalle 15 alle 17, martedì-mercoledì-venerdì e sabato dalle 10 alle 12, il giovedì dalle 19 alle 21 in sede (via Meloni 4, Imola).
La Croce rossa di Imola si avvale inoltre di 13 dipendenti, assunti con contratto a tempo determinato, che operano sulle ambulanze Cri.
La aree di attività corrispondono agli obiettivi strategici della Croce rossa italiana:
- Area 1: Area socio sanitaria
- Area 2: Area socio-assistenziale
- Area 3: Area della preparazione della comunità e della risposta ad emergenze e disastri, Protezione civile
- Area 4: Area della disseminazione del Diritto Internazionale Umanitario, dei Principi Fondamentali, dei Valori Umanitari e della Cooperazione internazionale
- Area 5: Area gioventù – attività giovanile
- Area 6: Area sviluppo, comunicazione e promozione del volontariato
Come avevo riferito nella comunicazione per la convocazione della conferenza stampa, inoltre…
<Per effetto della legge 183 e del decreto n. 178 del 2012 la Croce rossa italiana è diventata un’associazione privata, un’Aps (azienda di promozione sociale che deve autofinanziarsi) e dal primo gennaio 2013 ha sancito la nascita della componente unica di volontariato, operante in singole aree (sistema di emergenza, servizio con il 118, trasporto infermi, protezione civile, servizio sociale, corsi, raccolte fondi, servizio di ascolto e supporto economico alle persone in difficoltà, area giovani, animazione nelle strutture per anziani e negli ospedali, sorveglianza e soccorso nelle strutture sportive e in occasione delle più svariate manifestazioni).
Le operazioni di “traghettamento” da ente pubblico ad Aps sono state effettuate a partire dal 1° gennaio 2014 e hanno rappresentato per i vertici dell’organizzazione un impegno oneroso in termini di lavoro.
Il nuovo corso della Cri garantisce maggiore flessibilità e dinamismo ai singoli comitati e permette un intervento più incisivo nel tessuto locale, oltre a rappresentare un punto di svolta storico per migliorare la gestione e implementare i servizi.
Il 2014 si è chiuso in modo molto positivo per la Cri di Imola ed è auspicabile che gli stessi obiettivi vengano raggiunti nel 2015>.