IMOLA – Dall’inizio di quest’anno le gestanti che partoriscono al Santa Maria della Scaletta potranno usufruire della parto analgesia. Già da molti anni questa tecnica di analgesia per la riduzione del dolore di travaglio si svolgeva nel nostro ospedale, ma era riservata a casi particolari e su segnalazione del ginecologo.
Oggi invece ogni donna in attesa può richiedere l’epidurale, erogata gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale, previa valutazione clinica del ginecologo e qualora il parto prenda avvio nelle giornate feriali ed entro le prime ore del pomeriggio.
“Siamo consapevoli che questo era un servizio molto atteso dalle donne del territorio – spiegano il Dr Stefano Zucchini ed il Dr Gianni Rossi, rispettivamente direttori dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia e dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione – Oggi, l’aumento di un’unità medica nell’organico del servizio di anestesia, ci permette di dedicare un anestesista alle esigenze del reparto di Ostetricia-ginecologia, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20. In questa prima fase di ampliamento, l’epidurale sarà perciò garantita solo alle donne il cui parto si avvii entro le 14 circa, e che potranno quindi essere seguite durante tutto il percorso dall’anestesista”.
“In realtà i nostri anestesisti sono formati già da tempo per questa metodica, peraltro utilizzata anche per altri tipi di intervento – aggiunge Rossi – Nel 2014 le epidurali in corso di travaglio praticate nella nostra azienda sono state una decina. Si tratta, in pratica, di somministrare farmaci analgesici alla donna quando è già avviata la dilatazione del collo dell’utero, attraverso un catetere (un sottile tubicino) che, con una iniezione effettuata in anestesia locale, viene inserito nella zona lombare della schiena. L’epidurale in corso di parto non è un’anestesia, ma un intervento di analgesia che riduce il dolore senza impedire alla donna di essere del tutto presente ed attiva nel corso del travaglio”.
“Da qualche settimana i ginecologi del nostro reparto propongono questa opportunità alle donne che iniziano il travaglio, visto che l’informazione non è ancora molto diffusa – sottolinea Zucchini – Credo però che ben presto le donne stesse ci chiederanno di usufruirne ed abbiamo già messo in calendario incontri informativi, anche con il supporto del Consultorio Famigliare che organizza costantemente i corsi di preparazione alla nascita. Proprio qualche giorno fa abbiamo avuto il primo parto in epidurale da quando è partita la riorganizzazione”.