Una giocatrice di pallavolo dell’Agriflor chiede di essere ceduta ad un’altra squadra. La società chiede come indennizzo 15 palloni da pallavolo suscitando un mare di polemiche. Riportiamo integralmente la lettera del presidente di Diffusione Sport, Pasquale De Simone, sulla vicenda che sta tenendo banco sui quotidiani locali.
Abbiamo letto sui giornali cittadini che l’atleta Giulia Monduzzi lancia un grido d’allarme per avvisare a cosa si va incontro tesserandosi con Diffusione Sport. La ringrazio per aver sollevato un problema che non ci tocca e che invece potrebbe creare difficoltà ad altre società. E’ nostra prassi incontrare le famiglie e spiegare per bene quello che trovano nella nostra società. Nello specifico, siccome la federazione pallavolo prevede al compimento del 14°anno il vincolo definitivo, ad inizio anno incontriamo i genitori delle ragazze di quella fascia di età spiegandogli la normativa e dichiarando senza alcun dubbio la possibilità che in qualsiasi momento possono decidere di andarsene senza pagare nulla.
Visto che da noi praticano sport gratuitamente, e sottolineo gratuitamente perché non pagano nessuna quota, li invitiamo a stringere un patto morale con Diffusione Sport che prevede nel momento in cui dovessero scegliere di andare via di valutare di caso in caso la possibilità che ci venga riconosciuto il nostro impegno chiedendo materiale, attrezzature da destinare alle nostre attività sportive e non soldi.
Ad oggi sono 109 le atlete tesserate per diffusione sport e in questi circa 10 anni di attività calcolando quanto hanno risparmiato le famiglie grazie al nostro impegno possiamo affermare che la somma si aggira sui 200.000 euro. Essere messi sullo stesso piano di società che vantano in bilancio migliaia di euro per questa mercificazione dei “cartellini” è una cosa che non accettiamo.
Abbiamo deciso di chiedere a Giulia 15 palloni il cui valore commerciale è di 490 euro. Lei ha fatto tanto per Diffusione Sport? Anche la società ha utilizzato risorse per permetterle di giocare e comunque non abbiamo fatto nessuna richiesta illegale, anzi la Federazione Pallavolo stabilisce che l’importo può essere anche molto più alto.
La sua risposta è stata maleducata, offensiva con tanto di amici che per l’intera giornata hanno commentato sui social in modo pesante. Questo è il loro modo di difendersi e di farsi paladini dei valori. Purtroppo non è la prima volta e non sarà l’ultima occasione che vuole essere sfruttata da coloro che desiderano fare sparire la nostra realtà. Aver dimostrato di poter sostenere il progetto dello sport gratuito da fastidio ed è più facile trovare il modo per infangare piuttosto che chiederci come riusciamo a farlo.
Siamo bravi, creativi, organizziamo eventi e puntiamo sul senso di appartenenza nelle famiglie. Il nostro non è un segreto e siamo sempre pronti a parlarne con tutti.
Siamo stati ospiti della scuola di Pallavolo Anderlini Modena a raccontare il progetto alla presenza di dirigenti di tutta Italia, abbiamo e-mail di società che ci chiedono informazioni e il comitato provinciale di Pisa ci ha invitati a parlarne a tutte le sue affiliate.
Pasquale De Simone
Presidente Diffusione Sport Imola