
E alla fine la contestazione è arrivata pure per il presidente del Consiglio Matteo Renzi, arrivato ieri a Bologna, al Paladozza, per chiudere la campagna elettorale di Stefano Bonaccini. Solo che a fare le spese è stata una sede del Pd: gli antagonisti se la prendono con i “padroni” che devono andare “fuori dalla Città”, e giù a lanciare uova e a dare colpi contro i vetri delle bacheche.
Questa mattina dal centrodestra è arrivata la solidarietà al Pd: gesti da condannare senza ‘se’ e senza ‘ma.
Noi ci permettiamo di aggiungere che non fu lo stesso quando ad essere assalita fu l’auto di Matteo Salvini arrivato a Bologna, insieme al candidato del centrodestra Alan Fabbri, per visitare il campo Rom di via Erbosa. Visita regolarmente autorizzata dal sindaco Virginio Merola.
Gli antagonisti dei centri sociali, come noto, sfasciarono l’auto dell’europarlamentare tirando un grosso sasso: in quel caso, numerosi esponenti del partito democratico parlarono di “provocazione” da parte di Salvini.
Evidentemente, allora, i centri sociali si sono sentiti provocati anche dalle politiche nazionali del Pd di Matteo Renzi.
Il clima alla vigilia di queste elezioni è comunque parecchio teso. Se Bonaccini sfoggia le foto al Paladozza con migliaia di persone, il social network racconta tutta un’altra storia: poco meno di 8900 ‘likes’ sulla pagina ufficiale di facebook e una valanga di critiche e insulti contro i quasi 15mila 500 della pagina di Alan Fabbri, il sindaco leghista di Bondeno, a capo della coalizione del centrodestra, che chiude stasera la campagna elettorale con Toti, Salvini e La Russa. Sarà il boom della Lega o il boom degli astenuti? Il 24 novembre è vicino.

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