La partecipazione alla conferenza stampa odierna al centro Sociale Tozzona è stata illuminante.
Due aspetti sono apparsi chiari, seppur non siano una novità, anzi: l’arroganza della nostra amministrazione comunale e il perdurare di un atteggiamento supino ai desideri dei poteri forti in campo urbanistico che da sempre determinano come e dove costruire case.
Arroganza perché di fronte alle legittime richieste dei cittadini l’atteggiamento normale del Sindaco è quello di chi ascolta solo quando conviene. E questo di solito capita vicino alle elezioni. Che ci siano cittadini che chiedono non dico di vedere accolte le loro richieste ma almeno essere ascoltati, avere delle risposte convincenti credo sia quantomeno doveroso da parte di chi ci governa. Ma così non è. Non lo è stato per il comitato referendario, non lo è per le richieste legate alla piazza di fronte alla Chiesa di San Pio. Arroganza pura che non esita a sorvolare su decisioni urbanistiche a suo tempo enunciate in pompa magna e oggi clamorosamente disattese come nello specifico caso odierno. Stiamo assistendo all’ennesimo cambio di rotta per soddisfare gli appetiti di qualche amico evidentemente più amico di altri. Succede per la piazza di San Pio quello che è avvenuto per la bretella dove per far spazio agli appetiti di qualche costruttore edile si è dovuto costruire l’arteria in condizioni di puro “prestigismo” a costi vertiginosi che ancora oggi gravano sull’enorme debito comunale.
Chissà se la frammentata opposizione cittadina prima o poi capirà che continuare a correre separata accontentandosi di una piccola ma inutile fetta di visibilità spesso esclusivamente personale, il PD e i suoi palafrenieri di giornata continueranno indisturbati a fare quel che gli pare o meglio quel che gli conviene. Gran parte degli imolesi ne hanno le scatole piene di questo modo di governare tutto cinico opportunismo.
Alessandro Mirri
Nuovo Centrodestra
Imola 4 luglio 2014