Che fosse prevista anche l’edificazione dell’area di via Giovanni X ci giunge come l’ennesima sorpresa, ovviamente non condivisa con il gruppo di maggioranza che oramai esiste solo sulla carta tanto più che come PRC ne siamo usciti. Il Comune è oramai gestito solo dal PD incapace a relazionarsi non solo con la città, ma con gli altri partiti cui è alleato. Un PD ripiegato su se stesso tra logiche di correnti e di leve di potere.
Così come tutti i cittadini imolesi lo abbiamo saputo nel mese di aprile scorso dal cartellone della Sogei che annuncia in quella via la prossima edificazione. Poco importa se quella fosse un’area destinata a funzioni pubbliche, dove si parlava di una piazza con attorno uffici comunali e altre attività di servizio. Poco importa se il sindaco avesse sottoscritto con noi e la cittadinanza un programma di mandato che prevede un POC a consumo zero.
Intanto si alimentano inutilmente, visto il momento di crisi, alcune aziende del settore edile a colpi di varianti del PRG, e ogni strumento utile a bypassare la programmazione prevista dal PSC (per ora solo adottato e non approvato!), fregandose di cittadinanza e corretti rapporti tra forze politiche. E cosa ancor più grave senza cercare di favorire il recupero di innumerevoli fabbricati esistenti. Come? Eliminando norme astruse che disincentivano il recupero, rivedendo attraverso le buone pratiche innovative le modalità di applicazione degli oneri di urbanizzazione.
Ribadiamo quindi la nostra coerenza ed aderenza rimasta appunto solo nostra al punto 8 del programma di mandato “Urbanistica sostenibile”.
“Nel prossimo mandato amministrativo passeremo dal piano al progetto. Imola sarà una Città dello sviluppo sostenibile, perché il territorio, come l’acqua e l’aria, è una risorsa finita e il suo consumo o meno deve divenire la variabile fondamentale del costruire, ancor prima o alla pari dei benefici economici e sociali che un progetto può portare con sé. I Piani Operativi Comunali (POC) saranno approvati ed attuati, passando dalle carte alle realizzazioni concrete e dotando Imola di nuovi spazi verdi urbani e di infrastrutture, senza costruire mai un metro quadrato di residenza in più se a fianco non vi sarà un metro quadrato di servizi in più. Piano Operativo Comunale (POC): il primo sarà dedicato alla riqualificazione e rigenerazione del patrimonio edilizio ed urbano e all’edilizia residenziale sociale, senza consumo di territorio”.
Rifondazione Comunista Imola dà quindi pieno appoggio e sostegno all’appena nato comitato di cittadini “Montericco si piazza, no case” (che ha già raccolto 2000 firme contro tale decisione), per dare una mano nel portare avanti questa legittima e condivisibile opposizione.