Ieri sera mi sono trovato, insieme a diversi colleghi Consiglieri comunali (uomini), al teatro comunale di Imola (Ebe Stignani) per le prove dello spettacolo “Manutenzioni. Uomini a nudo” (atto unico tratto da un libro di tale Monica Lanfranco) del prossimo 3 giugno.
Spettacolo organizzato dalla Presidente del Consiglio comunale, Paola Lanzon, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna.
Tale piece teatrale era stata spacciata come un’opera importante contro la violenza sulle donne, addirittura sulla locandina (firmata dalla Presidente Lanzon) appaiono queste parole: “Sono anni in cui lo scontro politico è proiettato al risultato immediato, ottenuto prevalentemente usando toni e parole sopra le righe”.
Avevo quindi dato, insieme agli altri colleghi, la mia disponibilità a recitare.
Ieri, dopo avere ricevuto il copione, letto e sentito le parti dei diversi attori ho abbandonato il teatro indignato.
Riporto testualmente alcune frasi del copione che dovrebbero manifestare contrarietà alla violenza sulle donne:
L’altra sera ho indugiato a ripartire al semaforo, ero soprapensiero. E muoviti, puttana.
Sul muro c’è un graffito: Monti boia, Fornero…troia.
Tutte le donne sono puttane tranne mia madre e mia sorella?
CHE COSA È PER TE LA SESSUALITÀ?
Mi masturbo poco. Non ho particolari appetiti sessuali. Non mi metto a fissare le donne per la strada: mi mette a disagio. Non ho questa gran voglia di fare sesso.
Se sei un uomo medio italiano la sessualità è penetrazione, un cazzo duro da infilare da qualche parte.
COSA PROVI QUANDO LEGGI DI UOMINI CHE VIOLENTANO LE DONNE?
Chi glielo fa fare di fare tanta fatica.
Per un maschio medio italiano la virilità consiste nel fare a gara con un altro maschio per vedere chi ‘ce l’ha più lungo’!
Una muscolatura ben sviluppata, sguardo penetrante, peluria sul corpo e un organo genitale ben modellato e di dimensioni superiori alla media.
“Sì, va beh, ma anche a te piacerebbe farti una ragazzina”
Per definire la mia sessualità uso spesso queste parole: sono una lesbica in un corpo di uomo
Per molti uomini essere ‘virile’ equivale ad avere un grande pene e la capacità di usarlo come uno stantuffo il più a lungo possibile
Se vai a fare una passeggiata con una ragazza e non le metti almeno una mano in mezzo alle mutandine o sei gay o sei uno sfigato.
Una sera costrinsi una ragazza a masturbarmi. Mi sono solo limitato a prenderle la mano e ad adagiarla sul mio sesso esortandola ad andare avanti. Era palese che lei non voleva, ma io me ne sono sbattuto altamente.
PENSI CHE LA VIOLENZA SIA UNA COMPONENTE DELLA SESSUALITÀ MASCHILE PIÙ CHE DI QUELLA FEMMINILE?”
Per costituzione psicofisica, l’uomo penetra, infila, entra nelle carni e questo gesto implica la violenza.
A me è capitato spesso di avere rapporti sessuali con donne che mi hanno chiesto di schiaffeggiarle o di usare violenza verbale.
Mi piacerebbe dare degli ‘sculaccetti’ sul sedere ogni tanto.
Sulla mala conduzione dell’incarico di Presidente del Consiglio comunale, organo terzo rispetto a maggioranza e opposizione, non ho mai avuto dubbi.
Ma che la Lanzon potesse arrivare ad un simile squallore mi ha letteralmente lasciato sbigottito.
La mia educazione, con mio padre in testa, mi ha sempre insegnato a rispettare le donne come del resto ogni altro essere vivente, animali compresi.
Questo continuo turpiloquio di questa pseudo operetta non si capisce con quale fine e con quale scopo, mi ha veramente nauseato.
Una donna la si rispetta e la si onora ogni giorno come la propria mamma o la propria compagna, un’amica o una collega.
Non c’è bisogno di un simile squallore per dare, secondo me, un segnale vero.
Chiedo pertanto ai miei colleghi Consiglieri che già ieri avevano espresso grandi perplessità (da maggioranza a opposizione) di rifiutarsi di partecipare ad una roba del genere.
Vorrei inoltre conoscere chi ha finanziato questo scempio (presenterò un’interrogazione al Consiglio comunale per avere il rendiconto economico) e vorrei sapere se l’Assessore regionale Donatella Bertolazzi, a cui invierò una lettera (per conoscenza anche al governatore Errani), prima di concedere il patrocinio, abbia letto cosa stava patrocinando o come al solito si è fatto un piacere ad un amico di un amico.
Sarà mai questo il linguaggio che usano tra loro nella maggioranza?
Egregio Assessore Bertolazzi,
Trovo scandaloso quanto inappropriato che Ella possa concedere il patrocinio ad un simile scempio che non riesco a definire in altro modo, il patrocinio di un ente e di un’Assessorato come il Suo.
Voglio augurarmi che la Sua utile scusa sia quella di non aver letto cosa stesse patrocinando, per di più cosa gravissima.
Ma La invito immediatamente a revocarlo, poichè presumo non vi sia donna al mondo (chiaramente tranne la Presidente del Consiglio comunale di Imola, Lanzon) che possa condividere una cosa del genere.
Andrea Zucchini
Consigliere comunale della Città di Imola (BO)
Presidente del gruppo “Insieme si vince”
333.7425354