Nei giorni passati, abbiamo assistito, alcuni anche da vicino, alla richiesta di aiuto di Lucia. Lucia è una ragazza che ha subito violenza dall’ex compagno, padre dei suoi due bambini, e che non ha nessun tipo di aiuto economico. Anzi, possiamo dire che per il sociale della Città Lucia non esiste. Quante donne sono in questa condizione? Lucia dormiva in macchina, aveva avuto uno sfratto. Quante donne versano in quella situazione? Quante donne ad Imola vivono al lumicino per essere in una condizione simile? Perché Asp non assiste adeguatamente queste persone, come sarebbe nei suoi compiti? Perché bisogna telefonare due mesi per avere ascolto e intanto ti hanno già staccato il gas?
Nel frattempo si attendono risposte dall’assessora alla casa nonché alle pari opportunità, la quale, come del resto chi l’ha preceduta, non ritiene degne di considerazione le sollecitazioni della scrivente, in quanto forse l’unica voce fuori da quel cori che altro non è che un prolungamento della giunta comunale, anziché svolgere in compito di vigilanza ed accortezza come dovrebbe essere.
Eppure la assessora forse ha dimenticato quanta solerzia ha dimostrato all’epoca della dirigenza in SUNIA, quando attacco’ il Sindaco Golini di Mordano per non aver assegnato un alloggio ad una famiglia di extracomunitari.
Penso che la cpo, anziché preoccuparsi di essere una cassa di risonanza della Giunta e propagandare gli incontri pubblici di Sel, dovrebbe prestare un po’ di attenzione a quella che può essere considerata una violenza, in quanto priva la donna della sua dignità.
Pamela Orru’
Responsabile Ugl Pari Opportunità
Imola