Non c’è traccia di Imola nella nuova direzione nazionale del Pd.
Non c’è traccia di Daniele Manca nel listino dei 20 Sindaci scelti da Renzi per affiancare i componenti eletti dall’assemblea.
D’altronde, il nostro primo cittadino, cosa si aspettava dal neo segretario dopo avergli concesso la sala di un centro sociale (e non un teatro comunale) per la sua tappa imolese nella sfida contro Bersani?
Ci ricordiamo poi tutti di come il nostro ex bambino prodigio del Pd, durante una conferenza stampa, disse: “Io vado a letto tutte le sere bersaniano e tutte le mattine mi sveglio bersaniano”.
Pochi mesi dopo il salto sul carro del vincitore Renzi (prima definito un “nemico del Pd” che evidentemente non ha gradito).
Oggi vediamo però il nostro Sindaco brindare sorridente mentre racconta le solite barzellette sulle nuove povertà (in aumento e non in diminuzione) e sul welfare (mancante).
Forse ripensa all’accordo con Fornace Viva che lo ha portato a governare la nostra Città per la seconda volta.
Accordo che ha consegnato un cambio di destinazione d’uso ad un terreno acquistato dall’avvocato Girani (il deus ex machina, insieme a Marino Manara che dovrà abbattere parte delle sue proprietà per abuso edilizio, della lista civica già con enormi problemi al suo interno) moltiplicandone il valore per 10 e ha consegnato, sempre allo stesso, una villetta a metà del prezzo di mercato (per il quale la Procura della Repubblica ha già aperto un fascicolo e le Iene hanno realizzato un servizio per Italia 1).
Autore di quest’ultima operazione l’uomo per tutte le stagioni, tale Lorenzi, già implicato nelle note vicende Hera in Campania e al quale oggi, in maniera decisamente lungimirante, Manca decide di affidare le gare di appalto (tramite Beni Comuni) del cimitero del Piratello.
Parla poi di autodromo il signor Manca, dove i suoi amici hanno doppi e tripli incarichi e parla della nuova piscina, in ritardo di oltre 1 anno rispetto alle scadenze iniziali.
L’avvicinarsi della chiusura di quest’anno che ha visto questa Giunta e questo Sindaco dare il peggio di sè, potrebbe decisamente trovare un epilogo migliore con le dimissioni di tutti.
Dacchè io ho memoria storica mai e sottolineo mai abbiamo assistito ad un simile scempio.
La Città e quindi gli imolesi sono purtroppo allo sbando poichè governati da un gruppetto di noti i cui unici interessi sono i propri.
Le minoranze sono compatte e unite nella battaglia contro il malcostume ed il malgoverno.
Incontrerò Frati e Carapia, considerando Laghi servo sciocco di Manca, per gli auguri delle prossime festività e per preparare la strategia politica del nuovo anno.
Certi che questi signori debbano andare a casa.
Andrea Zucchini
Consigliere comunale della Città di Imola
Capogruppo di Insieme Si Vince
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