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Siamo certi che l’incarico da 24MILA EURO non sia una NUOVA CAMBIALE DA PAGARE, questa volta ai RENZIANI ENTUSIASTI?

Appare davvero eccessiva la fretta con cui la giunta comunale ha voluto deliberare il famoso incarico da 24mila euro per il “cacciatore di tesori” a livello europeo. Numerose sono le sollecitazioni arrivate dalle opposizioni che chiedevano di effettuare una verifica per cercare di risparmiare queste risorse, in tempi di magra “dove si sta raschiando il barile” (come più volte sostenuto dal capogruppo Pd Marcello Tarozzi).

Abbiamo fatto presente che a livello regionale c’è già un ufficio preposto a questo, nonostante Cantelli abbia smentito. Ma siccome siamo abituati a verificare una volta di più, dobbiamo dire all’assessore Cantelli che in Regione viene svolta “attività di informazione e formazione per migliorare la conoscenza dei meccanismi e delle procedure comunitarie e facilitare la partecipazione ai programmi e alle opportunità di cofinanziamento dell´UE” (come si legge nel sito). Nulla dunque vietava di formare un dipendente comunale. Abbiamo inoltre segnalato che l’incarico poteva essere, ad esempio, pagato con metà stipendio dell’assessore (visto che Cantelli è part time), che si poteva vincolare l’incarico al raggiungimento degli obiettivi (invece questi 24mila euro saranno elargiti anche a fronte di mancato arrivo delle risorse europee, tant’è che Cantelli non ha escluso nemmeno di rivolgersi ad agenzie esterne che trattengono per sé come provvigione il 10% dell’eventuale finanziamento). Ci risulta, tra l’altro, che il Comune di Bologna stia lavorando per predisporre un ufficio di questo tipo a livello metropolitano per seguire tutti i Comuni nei progetti europei, ma in Consiglio a Imola ovviamente non ne è stata fatta parola. La nomina di questo “cacciatore di tesori”, che costa più di un assessore, sembra essere l’unica alternativa.

E allora non possiamo fare a meno di pensare – ma speriamo di sbagliarci – che il beneficiario sia già stato individuato. E basta poco per fare qualche ipotesi. Cantelli, notoriamente, è un renziano della prima ora e ha appoggiato Manca alle elezioni per attirare anche l’elettorato Pd pro Renzi dopo il volta bandiera di Manca, trasformatosi da bersaniano in renziano. Ma sappiamo anche quanto i candidati renziani siano stati penalizzati alle elezioni nel calcolo delle preferenze date le precise direttive che venivano dai circoli di partito. Spulciamo allora tra i nomi dei candidati alle ultime amministrative imolesi e ci accorgiamo che c’è una renziana sul cui curriculum potrebbe essere “cucito” il prossimo bando per il “cacciatore di tesori europei”. Quella Nancy Di Girolamo, pupilla di Cantelli, laureata in Scienze Politiche con indirizzo Relazioni Internazionali e uno stage a Bruxelles al Consiglio e alla Commissione europea.

Coincidenze? Speriamo vivamente di sbagliarci e ci auguriamo che la giunta smentisca le nostre ipotesi. Cantelli, in sede di Consiglio, ha parlato di voler nominare un “accademico”: e, visto che l’incarico è già stato deliberato, meglio sarebbe, a nostro avviso, nominare un vero e proprio tecnico con esperienza pluriennale nel settore. Invitiamo inoltre quante più persone possibili a partecipare al prossimo bando. Così in quella circostanza la giunta, certamente, potrà dimostrare che non siamo di fronte al pagamento della solita cambiale politica.

Simone Carapia – Capogruppo Pdl Imola