COMUNICATO STAMPA
Un aumento indiscriminato dell’addizionale comunale Irpef è semplicemente inaccettabile. Confidiamo che il Comune torni sui suoi passi.
Il sindaco Daniel Manca sbandiera ai quattro venti che ogni iniziativa del Comune è ispirata al criterio di equità e poi sul Santerno capita l’esatto contrario.
Prima di recuperare 2,4 milioni con l’aumento dell’addizionale Irpef da 0,4 a 0,65 ha verificato se ci sono tagli da fare nei vari assessorati e nel suo staff?
L’unica leva per governare per il primo cittadino è aumentare le tasse?…CHE TRISTEZZA soprattutto per chi l’ha confermato questo spremitore di limoni.
Neanche a quattro mesi di distanza dalla sua rinomina Manca ha disatteso tutto dalle nomine meritocratiche fino ad arrivare all’aumento delle tasse.
Questo primo cittadino è imbarazzante oltre ad essere un maleducato che solamente in zona cesarini ( entro il 30 deve esserci lì approvazione della salvaguardia degli equilibri di bilancio) comunica questo stravolgimento del bilancio unicamente alla stampa mancando di rispetto all’intero Consiglio comunale e a chi lo presiede.
Siamo consapevoli che il Comune ha le sue necessità di bilancio ma non le può, sempre e comunque, scaricare sui cittadini in modo indiscriminato. La proposta di innalzare per tutti allo 0,65 per mille l’addizionale Irpef è inaccettabile perché ingiusta e perché peserebbe ancora una volta su chi è più in difficoltà.
Oltretutto i vari fondi che si afferma di costituire per la restituzione dell’addizionale sono solamente spot promozionali poco utilizzati e pubblicizzati solamente alle prime conferenze stampa come specchietti per le allodole.
Mantenere inalterati gli antichi privilegi e sprechi, rendere ancor più immobile, oscura e impenetrabile la “casa comunale”, continuare a non rendere alcun servizio decente alla cittadinanza, scaricare tutto il peso del suo malgoverno e incapacità amministrativa sulle spalle dei cittadini, tutto questo è l’esatta fotografia di chi Governa la Città. Altro che “evitare il dissesto” e “atto di responsabilità” o ancora “senza restituzione d’imposta si apre una voragine”: qui siamo di fronte ad operazioni irresponsabili, ad autentica macelleria sociale. Oggi bisogna evitare che la tassazione e la “tortura fiscale”, che sortisce spesso l’effetto inverso di una crescita del tasso di morosità ed evasione, diventi l’unico modo per rientrare dal deficit tagliando il superfluo e a Imola ce n’è ancora tanto.
Ma cosa possiamo aspettarci da una parte politica capace di tentare di risolvere i problemi solo col ricorso alle tasse!
A fare questo siamo capaci tutti!
Simone Carapia
Alessandro Mirri