Perché anche noi proviamo “un profondo sconforto per lo stato indegno in cui versa il partito che abbiamo contribuito a fondare”, un partito “chiuso e autoreferenziale, che dalla sua nascita ha inanellato errori su errori e negli ultimi mesi ha dato più di un motivo di vergogna a tanti militanti.”
Perché anche noi crediamo che coloro che dovrebbero farsi portatori del rinnovamento di questo partito, come Renzi, Civati e Serracchiani non debbano ricadere in “uno dei vizi peggiori dei riformisti del centrosinistra: l’incapacità di coesione” che fa solo “il gioco di una classe politica fallimentare ma tenacemente impegnata al mantenimento del potere, e capacissima nel tessere trame e accordi per giungere allo scopo”
Perché anche noi temiamo che vecchie logiche conservative finiscano per farci avere percorsi congressuali rivolti ai soli iscritti in cui la frammentazione delle aree di dissenso lasci libero “il campo alla vecchia guardia, ben organizzata a rioccupare i territori e a minare la strada del futuro segretario nazionale”
Con il rischio che a livello territoriale questa frammentazione favorisca la nascita di associazioni o gruppi che, convertendosi repentinamente al rinnovamento o a questo o quel candidato ieri accusato oggi inneggiato, non facciano altro che perseguire la collaudata strada del tutto cambi perché nulla cambi.
Perché anche noi siamo convinti che i sostenitori del rinnovamento sui territori siano in grandissima parte persone animate dagli stessi valori e dagli stessi obiettivi e che, pur nelle salutari differenze ideologiche e di personalità, Renzi, Civati e Serracchiani abbiano “un obiettivo – un dovere politico e morale – comune”: per far vivere il Pd occorre “fondere le vostre esperienze e le sensibilità di cui siete portatori, non farle scontrare. Mettere assieme i vostri pregi, accantonare i vostri difetti. Fare cioè voi per primi ciò che il Pd avrebbe dovuto fare con le tradizioni politiche di cui anche voi siete figli”
Perché anche noi pensiamo, come Salvatore Vassallo, che a livello nazionale non sia pensabile un accordo tra Renzi e Civati per la segreteria nazionale, ma che siano possibili e auspicabili eventuali candidature comuni delle relative aree per organismi territoriali di partito.
Per questi motivi Imola Entusiasta!, Adesso! Castello, Adesso! Bologna e Dozza Entusiasta! chiedono a tutti coloro che, sui nostri territori, si riconoscono nella necessità di un profondo cambiamento del Pd, di mettere da parte le differenze per unirsi in un grande progetto innovatore.
Noi ci siamo
Nancy Di Girolamo
Federica Papagni
Michele Schincaglia
Pierpaolo Mega
Girolamo Papagni
Luca Passaro
Claudia Sermasi
Graziano Prantoni
Stefano Sermenghi