Anche se alcuni pensano che siamo i portavoce della Lega, non lo eravamo affatto. Più volte abbiamo criticato il modo in cui è stata gestita la Lega a Imola in tutti questi anni, una Lega incapace di crescere nonostante alcuni consiglieri come Rebecca Chiarini, Serena Bugani e Simone Carapia, o il parlamentare Gianni Tonelli, che se fosse stato votato dagli astensionisti.., ci avrebbe risparmiato da certi estremisti di sinistra che hanno portato nel Parlamento UE una persona con 4 condanne e 29 denunce.
Ma il problema parte sempre dal capo, cioè da chi guida la Lega di Imola in questo momento, il consigliere locale e regionale Daniele Marchetti, aiutato o protetto, non sappiamo come dire, dal deputato e segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone. Quante volte deve perdere la Lega ed implicitamente tutta la destra ad Imola per capire l’incapacità di Marchetti di far crescere il partito in una rocca rossa già espugnata una volta (la seconda volta sarà più facile) nonostante 72 anni di egemonia di sinistra, di appalti e subappalti e tantissimi affidamenti diretti?
Ad Imola ci vuole una Lega che vada oltre gli “hospitality” dell’Autodromo, che capisca che non bastano i comunicati, anche se trovano ancora qualcuno che li pubblichi gratis. Ci vuole una Lega locale che dia spazio a tutti e che non li fa scapare e non solo a chi tiene alla poltrona regionale con i denti. E a proposito della poltrona regionale, visto che si avvicinano le elezioni regionali causate dall’ascesa di Bonaccini in Parlamento Europeo come ringraziamento da parte degli alluvionati perché insieme alla Schlein hanno pulito i fiumi, non esiste proprio nessuno che si voglia candidare al posto di Marchetti tanto da riuscire poi a far crescere davvero anche il partito?