Quando i problemi della gente sono altri, la giunta di Panieri è sempre brava nel occuparsi di tutt’altre cose e di crearle vedi la nuova tariffa “puntuale” e i nuovi autovelox. Una di queste è proprio la cittadinanza onoraria data a quel ragazzo egiziano. Una cosa di cui sicuramente i cittadini nella loro maggioranza non avevano assolutamente alcun bisogno, ma comunque pagheranno con le loro tasse per le spese del teatro (luce, servizi, personale) dove è andata in scena la pantomima sui “diritti umani”. Non sappiamo che cosa abbia fatto di concreto il comune di Imola per la libertà di questo ragazzo, sicuramente niente, ma quello che è certo è che è stato il governo Meloni quello “fascista” ad aiutarlo a tornare in Italia per poter ricevere queste citandianze date in base alla ideologie della giunte e lui manco una stretta di mano ha fatto a chi si è speso per evitargli altri 14 mesi di carcere.
Ovviamente, per un teatrino ideologico fatto bene ci vogliono anche degli altri, come il coso alla cultura e l’altro chiamato sindaco. Per chi non ha memoria e ad Imola sono in tanti ha non avere memoria, ricordiamo che proprio questi due personaggi, in qualità di consiglieri comunali del PD, nella seduta del Consiglio comunale del 24 giugno 2015 si sono “astenuti” alla proposta di conferire la cittadinanza onoraria non a uno che si occupa di stranezze gender ma a un giudice Antonino Di Matteo, a una persona che è stata impegnata nella lotta alla mafia e in particolare nel processo sulla “Trattativa Stato – Mafia”, per il quale ha ricevuto delle vere minacce di morte.
È assolutamente vomitevole come il coso alla “cultura e legalità” parli dei “valori di solidarietà e lotta per la libertà” in una città dove la gente è stata discriminata nell’entrare nei luoghi di cultura biblioteca e teatro, perché quelli della sua area politica volevano arrivare all’egemonia di sinistra attraverso l’imposizione del green pazz’ e supergreen pazz’. La motivazione con cui il coso sindaco di Imola ha dato la cittadinanza indica che la città è caduta nelle mani di gente ideologicamente spudorata, gente totalmente sconnessa con i cittadini che nemmeno sui social dei giornali graditi alla giunta panieri o che hanno qualche assessore come socio non hanno apprezzato questo teatrino dei “diritti umani”, cittadini che rifiutano lo snobismo tipico del PD e i suoi seguaci, insomma come direbbe Fantozzi una “cagata pazzesca”.