MANCA INDICA SUBITO IL REFERENDUM E RINUNCI ALLA PRESIDENZA DEL CIRCONDARIO
Se la creazione delle città metropolitane dovesse diventare realtà, urge allora interrogarsi sul ‘peso’ che il Circondario imolese avrà all’interno di questo ente di secondo grado.
Come Pdl abbiamo contestato sia la nascita del Nuovo Circondario (e in particolare l’anticostituzionale articolo 2) sia l’adesione incondizionata di Imola alla città metropolitana che, a nostro avviso, doveva essere subordinata a indizione di referendum. Proprio nella scorsa legislatura, infatti, era stato votato all’unanimità un ordine del giorno con cui si assicurava alla cittadinanza la consultazione popolare su un tema di tale rilevanza. Ci aspettiamo allora che Manca indica quanto prima il referendum e che si ottemperi così all’impegno assunto da tutte le forze politiche in Consiglio.
Nel frattempo, però, è necessaria un’altra valutazione, ora che la ‘macchina si è messa in moto’ e che siamo venuti a conoscenza, attraverso il testo del decreto, della composizione degli organi di governo delle future città metropolitane. Balza agli occhi immediatamente, infatti, un aspetto legato alla rappresentanza che non è certo di poco conto. All’interno del Consiglio metropolitano entreranno di diritto i sindaci dei Comuni con oltre 15mila abitanti. Ne consegue che i sindaci di Imola, Castel San Pietro e Medicina faranno automaticamente parte di quest’organo. Ma nel Consiglio entrano anche i presidenti delle Unioni di Comuni, nel nostro caso il presidente del Circondario, che finora è stato sempre il sindaco di Imola. E’ auspicabile, a questo punto, che Manca faccia un passo indietro, e si dia l’incarico di presidente del Circondario al sindaco di un Comune più piccolo, in modo da ottenere nel Consiglio metropolitano un quarto rappresentante. Sarebbe un segno di grande democrazia ma soprattutto una opportunità in più per il nostro territorio.
Pensiamo che Manca sia abbastanza intelligente da non appuntarsi l’ennesima medaglietta al petto assumendo l’ennesimo incarico. O forse Manca si sente di rappresentare tutti e tutto, ivi comprese le esigenze dei piccoli Comuni?
Simone Carapia
capogruppo Pdl Imola