La violenza non ha genere ecco perché è doveroso anche parlare di violenza sugli uomini: le denunce sono pochissime rispetto ai casi. I casi di cronaca nera, come quello accaduto a Imola dove è stato accoltellato un uomo da parte della propria compagna, legati alla violenza di genere sono purtroppo all’ordine del giorno. Il fenomeno registra un trend sempre più costante e sembrano quasi non servire a nulla il racconto e la sensibilizzazione che se ne fa. Al contrario, i numeri aumentano di anno in anno. Probabilmente, è arrivato allora il momento di chiedersi: cosa si sbaglia, cosa porta la società a essere sempre più violenta? Gli episodi che però “balzano alla cronaca” e creano dunque dibattito, sono oggettivamente quelli numericamente maggiori, in quanto vengono più denunciati: i cosiddetti “femminicidi”. Non si tratta assolutamente di creare una divisione e una guerra per il genere che deve essere più o meno tutelato. Al contrario, discutere in maniera equilibrata di violenza di genere, potrebbe portare a capire il fenomeno a 360 gradi, per analizzare gli aspetti che lo caratterizzano e quindi andare verso un abbassamento dei casi? Sarebbe necessario cercare di far comprendere che, quando si parla di violenza, chiunque può essere sia vittima che carnefice. Una violenza più nascosta e taciuta, ma non per questo meno grave, è infatti quella che vede gli uomini come vittime. Il problema relativo a questi fenomeni però è che la maggior parte delle vittime di genere maschile non denuncia. Questo un po’ a causa dello stereotipo di virilità che li accompagna, e un po’ per il timore di non essere nemmeno creduti. I numeri, quindi, sono sì più bassi di quelli relativi alle violenze sulle donne, ma si tenga presente che si parla solo di dati ufficiali, che non rispecchiano in toto la realtà. Con questo non pretendo che si faccia un Consiglio sul Santerno ad hoc per la violenza contro gli uomini o dipingere di blu le panchine o addirittura portare in piazza dei mocassini o scarponi da lavoro tinteggiati di rosso, ma che si discuta in maniera equilibrata( poche volte è successo) di violenza in generale, al fine di limitare questi casi al di là del sesso di appartenenza.
Simone Carapia Consigliere Comunale Lega Città di Imola e della Città Metropolitana di Bologna