La storia della Maestra Marisa Francescangeli, sospesa per 20 giorni dall’insegnamento per aver fatto comporre un bracciale di perle e recitare un’Ave Maria ai suoi alunni durante un’ora di supplenza alla vigilia dello scorso Natale, ha scatenato una grande solidarietà da parte di famiglie, colleghi, sindacati e associazioni di insegnanti. La sua sospensione e il provvedimento disciplinare adottato dall’Ufficio Scolastico Provinciale sono stati considerati un eccesso di zelo laicista e anticristiano.
Ora, una petizione è stata avviata dall’associazione ProVita per chiedere al Ministero dell’Istruzione di tutelare la Maestra Marisa contro un provvedimento disciplinare ingiusto e difendere la libertà religiosa nella scuola. La petizione è un’occasione per far sentire la propria voce e per sostenere una causa che va al di là della vicenda della Maestra Marisa. Si tratta di difendere il diritto alla libertà religiosa e di promuovere un’educazione che rispetti anche la religione cattolica.
Firmare la petizione è un gesto semplice ma importante per esprimere solidarietà alla Maestra Marisa e per affermare la necessità di una scuola aperta, inclusiva e rispettosa dei diritti dei cattolici. Invitiamo quindi chiunque condivida questi valori a firmare la petizione e a condividerla con amici e conoscenti. Insieme possiamo fare la differenza e difendere la libertà religiosa dei cattolici nella scuola e nella società nel suo insieme.
Link per firmare:
https://www.provitaefamiglia.it/petizione/io-sto-con-la-maestra-marisa-firma-ora?Nome=Viola