Ci sembra che la chiusura della discoteca La Vie en Rose, notificata dal questore a seguito di una rissa accaduta nella notte del 24 marzo, sia eccessiva e ingiusta.
La rissa, a quanto pare, è stata causata da un litigio tra due giovani per gelosia nei confronti di una ragazza. Il giovane aggredito sarebbe stato colpito da tre o quattro coetanei, ma la situazione non è stata così grave come si è voluto far credere. Secondo una versione, riportata da Il Resto del Carlino fonte della notizia, il giovane si sarebbe rotto il dito sferrando un pugno all’altro giovane che lo aveva appena colpito al viso. Pare che nessuno avrebbe chiamato il 118 o le forze dell’ordine, ma il ragazzo ferito sarebbe stato comunque soccorso dagli addetti alla sicurezza del locale.
La chiusura di un locale può avere gravi ripercussioni economiche sui gestori e sui dipendenti e sarebbe più opportuno adottare sanzioni specifiche nei confronti di chi provoca queste risse, senza penalizzare l’intera attività. Ci appelliamo al nuovo governo di destra, più attento all’imprenditoria, affinché in futuro siano adottate sanzioni più proporzionate e mirate nei confronti dei responsabili di comportamenti violenti e irresponsabili nei locali notturni, senza tuttavia penalizzare l’intera comunità dei gestori.