imola BACCANALE INAUGURAZIONE
Il Baccanale 2023 si avvicina e con esso la scelta del tema intorno al quale si svilupperanno le numerose iniziative organizzate dai ristoratori. Il tema scelto quest’anno dalla giunta PD, guarda caso è il “mediterraneo”, una scelta che sembra promettere tanto dal punto di vista culinario, ma che in realtà cela un altro significato.
Il mediterraneo è un termine che racchiude tutta la ricchezza e le molteplici sfaccettature della tradizione culinaria del nostro Paese, ma non solo. Si tratta di una cultura legata alle origini, una cultura che comprende anche e soprattutto le abitudini sociali e familiari. La cultura popolare e folclorica delle nazioni che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo si riflette, giorno dopo giorno, sulle tavole. I cibi e le ricette di questi popoli sono simili, mai eguali, irriducibilmente connessi tra loro.
Ma c’è un aspetto di questa scelta che non può essere ignorato: il “mediterraneo” è un tema altamente ideologico (soprattuto dopo il naufragio di Crotone) in quanto rappresenta un terreno fertile per le teorie di sinistra che promuovono l’inclusione forzata a discapito della popolazione autoctona e la finta integrazione o relazioni con gli stranieri solo per ottenere il loro voto
Non è un caso che il comunicato stampa del Comune per voce dell’Assessore alla “cultura” parli di condivisione del cibo come “meccanismo di inclusione, integrazione e relazione tra autoctoni e stranieri”. Si tratta di un messaggio politico che, sebbene possa sembrare innocuo, nasconde una chiara ideologia politica che va oltre la semplice promozione della cucina mediterranea. Non c’è nulla di male nel promuovere la cultura culinaria e le tradizioni popolari, ma è importante non farsi influenzare da messaggi ideologici che nascondono non in modo troppo velato fini politici.