Il prossimo 13 aprile uscirà nelle sale cinematografiche “L’esorcista del Papa”, il film di Julius Avery con protagonista Russell Crowe che si ispira alla vita di padre Gabriele Amorth, il sacerdote che è stato il principale esorcista del Vaticano e che ha eseguito più di 100.000 esorcismi nella sua vita.
La visione del trailer del film ha suscitato critiche da parte dell’Aie, l’Associazione Internazionale degli Esorcisti, che ha definito il film inattendibile su un tema così delicato e rilevante. Secondo l’Aie, il film presenta la Chiesa cattolica in maniera poco credibile e gli ambienti vaticani vengono dipinti con tinte chiaroscurali, dando al film un effetto “alla Codice da Vinci” “per insinuare nel pubblico il solito dubbio: chi è il vero nemico? Il diavolo o il “potere” ecclesiastico?”
Inoltre, l’Aie ha criticato il modo in cui l’esorcismo viene rappresentato nel film, definendolo uno spettacolo finalizzato a suscitare forti e malsane emozioni e infondendo la convinzione che l’esorcismo sia un fenomeno abnorme, mostruoso e pauroso, il cui unico protagonista è il demonio, il che è l’esatto contrario di ciò che si verifica nel contesto dell’esorcismo celebrato nella Chiesa Cattolica.
Per coloro che desiderano conoscere il vero padre Amorth, l’unica opzione è fare riferimento alle testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto personalmente o leggere i suoi libri. A Hollywood piace molto produrre film contro i cristiani, contro la tradizione della Chiesa Cattolica e far pagare ai cristiani stessi per la propria manipolazione attraverso i suoi film.