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Una delle poche cose buone della pandemia è stato che le feste del PD sono diventate un ricordo. Per i ristoratori imolesi, che dovevano sopportare la concorrenza sleale di queste “feste”, è certamente una buona notizia che siano state ridotte. Notizia un po’ meno bella per chi le usava come fonte di guadagno e finanziamento.
A Imola, la “festa” si terrà in Pedagna, nel quartiere “dormitorio”, come viene chiamato dai maliziosi, ma certamente il posto è stato scelto per attirare più immigrati “naturalizzati” in questa parte della città, visto che una buona parte degli italiani comincia a capire il pericolo che rappresenta per la vera democrazia questo partito che ha fatto di tutto per distruggere l’Italia e l’identità nazionale. Ovviamente il PD cercherà di convincere soprattutto gli indecisi: il senatore Manca parlava ad un giornale “mainstream” di un “voto utile” e certamente il PD è in cerca di quegli “utili idioti” che non hanno ancora compreso i danni e i tagli fatti dal PD alla salute pubblica. Negli ultimi dieci anni, da quando il PD ha governato direttamente o indirettamente, la spesa pubblica è aumentata di 250 miliardi, il debito pubblico di 800 miliardi e i poveri sono aumentati di 3 milioni di unità.
In passato molti sono stati più attenti ai campanelli suonati da Selfini invece di stare attenti ai calpestamenti della Costituzione e dei diritti fondamentali per arrivare alla “egemonia di sinistra” tanto decantata dal ministro Speranza in un suo libro, scritto in un momento in cui si sarebbe dovuto occupare de altre cose. Al di là della cavolate sparate a raffica da Manca per riportare lui e l’antipatica Zampa (vi ricordate di quando costei voleva mettere l’esercito in strada per controllare le regole assurde che non hanno diminuito per niente, manco con il greenpass, i contagi?), davvero è cosi ingenuo il prefetto da credere che il PD non farà campagna elettorale nelle sue “feste”? E come farà il Prefetto a controllare, manderà gli street tutor di Panieri a controllare i dibatti politici?