Ormai non c’è bisogno di parlare della Liliana Segre, tutti la conoscono non solo per la sua storia, ma anche a forza di ricevere la cittadinanza onoraria in posti dove non ha mai messo piedi, come Imola.
Per la sopravvissuta all’Olocausto, portata in processione della sinistra globalista italiana come le sacre reliquie, ogni volta quando c’è da ricordare gli orrori del nazifascismo (senza mai dire una parola sugli orrori fatti dai comunisti e sui loro gulag) è una “follia” sentire i no green pass, quelli che protestano contro la vaccinazione obbligatoria, che paragonano i vaccini alla Shoah.
Siccome la Segre non è l’unica sopravvissuta all’Olocausto, vi vogliamo ricordare (soprattutto in questo contesto di greenpass e di vile obbligo ricattatorio da parte di un “vile affarista”) in breve la storia di Eva Kor.
Probabilmente avete presente le macchine con targhe rumene con le iniziali SJ che girano ad Imola, ecco quella è la zona (Salaj,Port) dove era nata lei e sua sorella gemella Miriam e da dove fu deportata, con tutta la sua famiglia ad Auschwitz nel maggio del 1944.
Le due sorelle vennero scelte da Josef Mengele per essere usate come cavie per i suoi esperimenti. Nella foto alcuni bambini di Mengele sopravvissuti ad Auschwitz all’indomani della liberazione del campo (Eva e Miriam sono in prima fila a sinistra, febbraio 1945)
Eva fu vittima di due tipi di esperimento, uno di questo consisteva proprio in iniezioni di “natura sconosciuta”… A differenza della Segre, nel mainstream si parla poco di lei visto che aveva deciso di perdonare i nazisti per “cessare di fare la vittima” e di “neutralizzare” il potere che avrebbe potuto avere sulla sua vita. Purtroppo è morta nel 2019 è non sapremmo mai come la penserbbe adesso sui vaccini sperimentali e sul greenpass discriminatorio, imitazione del lasciapassare nazista.
Dell’aguzzino della Kor, il famoso medico e criminale Mengele, vogliamo soltanto ricordare la sua dedizione che osservava quando era chiamato a svolgere il suo “dovere”…di vaccinare, pardon di iniettare le sue vittime…Uno dei sopravvissuti ai suoi esperimenti disse di lui che aveva uno sguardo che diceva Io sono il potere, uno sguardo che a noi ci fa pensare ad un certo affarista.